venerdì 20 settembre 2013

Ricordi lontani: LA PIOGGIA IN ESTATE
Finiva il mese di Giugno e incominciava la succità nei poderi a sud di Castelfiorentino, l'acqua caduta in inverno nei pozzo scavato nell'argilla si abbassava giorno dopo giorno sia per il consumo, sia per l'esposizione al sole: poche acacie o un salice facevano un ombra quasi nulla, avevamo la cisterna per raccogliere l'acqua dal tetto, ma serviva a tre famiglie e si abbassava sempre più . Arrivavamo a metà Luglio e finiva, non rimaneva che calare un giovane nella cisterna e pulirla bene perchè era quella che bevevamo e adoravamo per cucinare tutto l'anno, Lo stesso il pozzo sterrato quando l'ultimi secchi d'acqua finivano; pala e pulizia, per l'uso d'acqua da allora in poi lungo viaggio in Elsa al guado vicino il ponte di Castelfiorentino col carrobotte e per bere e usi domestici il pozzo nella valle, ma usarla poco: era leggermente purgativa.
Luglio e Agosto guardavamo il cielo, pronti se si avvicinava un temporale a prendere una balla, mettersela in testa se incominciava a piovere aspettare sotto l'acqua che la prima pioggia lavasse il tetto per fare scorta d'acqua.
Ma quasi sempre tuoni e lampi, qualche gocciolone e il temporale scivolava verso Varna, Gambassi e svaniva: - anno pisciato i ragni!, diceva lo Squilleri vecchio abituato da sempre a vivere su colline di argilla.
Dopo il temporale ritornava il caldo sole ad arrostire tutto, rimaneva a testimonianza lo stampo della goccia sulla polvere azzurrina delle ruote dei carri.........
Mi

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