lunedì 15 aprile 2013

LA PENNA DI LUCCHIO

E stamattina zaini e via, di andare nel campo non avevo voglia, poi dopo due ore mi stanco e in casa mi arrabbio, ci arrabbiamo a sentire la litania dei politici. Via si parte dove? Si incomincia da un monte difficoltoso a scalare cosi' ci misuriamoci nel fisico. Ogni anno che passa si scala la penna di Lucchio e la pania della Croce. Finchè arriviamo in vetta possiamo stare tranquilli.
E in un'oretta rispettando i tanti autovelos abbiamo incominciato a risalire la Svizzera pesciatina una serie di paesi da favola purtroppo semiabbandonati. A Stiappa l'avantultimo paese abbiamo parcheggiato. Subito lasciato il paese si sale la frecciatura cai non è eccellente, difatti sbagliamo percorso ma ci è andata bene siamo finiti in una conca erbosa con una casetta e tante mucche al pascolo, dalla casa è uscito un uomo con un barbonebianco gentilissimo. Guardo questa conca magica e dico a Chiara: ci vivresti? sarebbe un sogno. Arriviamo in cima ai pascoli e subito vediamo la vetta della Penna.... ce la faremo. Quando siamo arrivati alle due querce ... ci siamo... si sente parlare dal sentiero basso arrivano due, una coppia Noi ritorniamo forza!
E siincomincia a salire mani alle rocce e su un ginocchio dolizzica: mi sembra la gamba dell'asino di Pipone, una storiella in ottava rima che cantava mio padre, ma dopo poco il ginocchio gira bene. Ametà salita troviamo una signora in scalata solitaria, ci siamo uniti e in 40 minuti eravamo in vetta a guardare Lucchio, il paese delle galline col paniere al culo e i freni.
Ora tocca alla pania quando sarà andata via la neve. Efinche saliamo lassù forza e coraggio!
 

1 commento:

Sara ha detto...

se l'avete fatta una bella camminata!