giovedì 28 febbraio 2013

IN QUEL DI LIMITE E VINCI

Tempo fà andavo a cercare sentieri lontani, sarà l'età e soprattutto il costo della benzina, mi sono appassionato a ricercare particolari percorsi in territori della zona non noti a chi fà trekking e faccio scoperte meravigliose.
E così ieri mattina arrivo a Sovigliana dopo il ponte sull'Arno alla prima rotonda e la trovo interrotta da lavori, mi confondo e prendo in direzione di Vitolini, Chiara si arrabbia, ho un dovevamo andare a Limite? Be, dico ci andremo camminando attraverso i poggi.  Arriviamo ai piedi della salita e vediamo un parcheggio ad una ditta di sottaceti, vai è il nostro. Dall'altra parte del parcheggio una stradina bianca mi aveva - invitato.  Zaini in spalla e via subito lungo un torrente una segnalazione trekking ci invita. Che spettacolo sono ora i torrenti dopo le piogge e le nevicate, sopra di noi il Montalbano alto biancheggiava ancora, lasciamo il lungo torrente e saliamo a fianco di vigne, poi in cima al colle un tratto di asfalto ci conduce ad una villa fattoria colossale, e sorpassata la villa ricomincia la strada bianca, molti casali in pietra, alcuni in restauro e cominciano gli olivi e muretti in pietra e saliamo, il panorama non è visibile, c'è foschia. Dove andrà questa strada? lo domando, c'è un potatore su una pianta: Buon giorno! ma te sei Maresco? si sono io, potere della tv, dopo aver parlato di potature, di raccolto ed altro sò dove andare. Strade bianche, sentieri nel bosco poi di nuovo in giù vediamo non lontano la villa Bibbiani.  
Ho! dico, sarà bene cominciare a risalire verso Castra. La raggiungiamo dopo un ora poi giù verso la pieve e giù ancora al torrente per risalire al Casalone un agriturismo del mio amico Remo Massaini poeta pastore ma  lui sarà col gregge lungo l'Arno dove pascola di solito, andiamo dritti in discesa per una strada sconosciuta,  che dopo una abitazione diventa strada di campo, aggiriamo una vigna e scendiamo ripidi in valle per poi risalire ad un borgo già conosciuto: Collegonzi, una breve discesa e l'auto. 6 0re effettive di cammino.  

mercoledì 27 febbraio 2013

I DUE NEMICI .

Due amici con un caratteraccio bestiale litigarono e non si parlarono più, il destino volle che durante il fronte erano vicini di rifugio e essendo due persone robuste dovettero loro malgrado soccorrere un ferito grave e trasportarlo  a braccia fuori la linea, sotto il cannoneggiamento per portarlo dagli alleati. E ce la fecero centrando due obbiettivi: salvare il ferito e durante il tragitto a non parlarsi.
Il ferito guarì e a guerra finita volle invitare i due salvatori a desinare a casa sua, esitarono i due permalosi ma difronte alle insistenze si recarono a pranzo dall'amico che avevano  salvato. Mangiarono, bevvero e alla fine si abbracciarono e ritornarono amici.
Ma uno era democristiano, l'altro comunista e si arriva alle elezioni comunali e il democristiano lo candida la democrazia cristiana.
Prima che inizi lo spoglio erano tutti e due al seggio. Zona rossa, la Toscana, e dopo 20 voti comunisti un socialista e un democristiano.
Allora ai seggi c'era sempre qualcuno che commentava: democrazia cristiana- sumà puttana- silenzio provava a dire il presidente del seggio, ma senza convinzione e fra un commento e un voto scrutinato l'amico comunista quando si era quasi al termine dello scrutinio uscì dal seggio si sedè su un muretto e aspetto l'amico, quando le arrivò vicino le disse: hai vinto? con un risolino. Non l'avesse mai detto l'altro comincio a sbraitare e da allora non le volle più parlare: aveva avuto un solo voto di preferenza: il suo.

lunedì 25 febbraio 2013

COSA PENSO?

Io non parteciperò al coro: lo dicevo?, Che faccio? quello che dovrebbero aver fatto da tempo i - miei cortanei: voto e lascio decidere a chi ha tutta la vita davanti a se. E rinuncia la mia? no! è accettare lo scorrere della vita. 

venerdì 22 febbraio 2013

VOTO

IO VADO A VOTARE E VOTERO' ,PD !


mercoledì 20 febbraio 2013

RICORDI: LA LIBERAZIONE E IL Tè.

Buon giorno! buon giorno!  Bel posto e bel restauro, complimenti.Venite, vi faccio vedere l'interno. Siamo una comunità di Rimini la fondazione Leo Amici siamo tutti volontari che a scopo umanitario abbiamo restaurato questo villaggio..... venite vi abbiamo fatto un tè. Col freddo a calare dal Cornocchio ci voleva proprio...... --Un Tè, la  prima volta che ne ho sentito parlare era un mattino del 1944 di Luglio.
Erano più di otto giorni che vivevamo ammucchiati nel rifugio e sù Castelnuovo cadevano le cannonate, le sentivamo fischiare da dentro il rifugio, se fischiavano andavano a cadere lontane, quelle che sentivamo il botto cadevano vicine, stavamo nel rifugio tutti tranne mia nonna, lei, carattere forte diceva: io sono sicura che Santa Verdiana mi proteggerà e pregava in continuo, così diceva mia madre che in qualche pausa andava in casa poi di corsa ritornava nel rifugio scavato nel masso sottocasa.
Una  mattina presto le cannonate cessarono e qualcuno venne a dirlo: Da Paghino ci sono gli alleati!! Via di corsa noi bambini lieti di uscire dal rifugio e in un attimo li vedemmo: Gente strana col capo fasciato, erano indiani dell'esercito inglese: Avevano dietro la casa acceso un fuoco e con una catinella che un tempo era smaltatata, tutta scrostata gettata via la riempirono di acqua e la scaldarono, dissero in un italiano stentato: fare tè. Ho iccheè?, disse Ronghe il più smaliziato di noi,  tè buono disse l'indiano, e l'offrì ma nessuno bevve, la curiosità era tanta, ma la catinella l'aveva buttata nella macchia Barbara, l'infermiera perchè scrostata: ci si lavava le mani il dott Papucci dopo ogni visita.........        

lunedì 18 febbraio 2013

itinerario noto? CORNOCCHIO.

Dove andiamo: Cornocchio, volterrano: Una mattinata molto fredda, ovunque gelo, saliamo l'ultime curve del Cornocchio, ci sono piccole tracce di neve. In cima non c'è il solito grande panorama ma tramontana e freddo. Lasciamo l'auto e giù verso Sensano e all'inizio della discesa la digitale non funziona, oggi niente foto, e finalmente il freddo si attenua dove andiamo? il solito lungo giro dal Voltraio o giù nello Strolla?, andiamo avanti e arrivati ad Ulignano un cartello ci incuriosisce:Borgo della Speranza.  Avevamo sempre scartato di salire alla villa di Ulignano sapendo che era privata, ma questo borgo?  Saliamo e giunti in vetta al colle vediamo una meraviglia di restauro, al cancello la scritta: ingresso libero. Appena entriamo una signora ci accoglie, poi arriva anche suo marito, ci fà visitare l'ambiente: sono della comunità fondazione Leo  Amici di Rimini che a scopo umanitario gestiscono, dopo averlo trasformato da rudere a agriturismo, restaurato  la chiesa e questa bellezza di luogo: davanti Volterra, sembra di toccarla, con dietro il Montenero e le gole dello Strolla, il posto ideale per vedere il bello della Toscana.
Ci offrono un tè e dei biscotti fatti da loro che nel riminese producono solo biologico. Dopo avere ringraziato lasciamo quel posto da sogno e scendiamo verso villa Scopicci, una curva e lì sulla destra la segnaletica delle gole dello Strolla: chi resisteva, giù sulla bella sentieristica che la comunita valdicecina ha realizzato, pochi minuti di cammino e la cascata: che bello, tanta acqua, saltiamo l'altro lato e saliamo alla panoramica. Riparati dalla tramontana ci sediamo sulla roccia con davanti a noi le bellissime e selvagge gole: pranziamo.
Saliamo verso la Nera, eccoci alla grande querce e sotto la famosa Fonte del Latte, la supestizione vuole che se una donna partoriente beve l'acqua di quella fonte avrà tanto latte, ma noi non beviamo per ovvi motivi: Chiara oramai, e io un abbia a fare come il Nencioni.......Ecco la Nera, chiesa importante nel passato ora semiabbandonata ma è sempre una emozione giungervi.
Risaliamo andando a caso nella boscalia per risalire sulla via del Cornocchio, è presto, facciamo un altro giro: attraversare l'Era viva non si poteva e alla Querce dellaVipera, siamo risaliti nella boscaglia facendo un giro favoloso e un incontro con due caprioli.  bella giornata da incorniciare e domani..... lavori agricoli nel terreno, ci vuole anche il riposo.........

sabato 16 febbraio 2013

TITOLO DI STUDIO

Ma tu che titolo hai di studio, ebbene con orgoglio dico: 5 elementare. Se tu avessi studiato..... come dico studiato, altro che! ho imparato due mestieri, ho letto molto, ma sono stato alla scuola della vita e credetemi fare il contadino, poi il tagliatore di tomaie non è mica uno scherzo!
Ma ho appreso la cultura popolare, quella vera, non come quei tanti laureati che vedo ridere contenti, come a Palermo, alle battutine sceme di berlusconi. Ho la scuola rintontisce  o tutti quei leccaculi di gente laureata che cerca le briciole sotto il tavolino dove mangia lui, che ride a crepapelle alle sue bischerate ha studiato  gramigna!

giovedì 14 febbraio 2013

LA VERA STORIA SU LEONARDO DA VINCI?

Sscendevo camminando su Vinci quando incrocio un ometto gentile: buon giorno! buon giorno dico. Oggi è un bel camminare dice. Davvero, rispondo io ma comincio ad essere stanco. dopo avere scalato il Montalbano. A me piace la macchina, ma dove stà lei? A San  Miniato. mi osserva e mi dice: venga e mi fa salire su un mucchietto di macerie. Vede, quì sotto c'era la chiesa di San Lorenzo. salgo sui sassi. Lì in quella valletta è morto Leonardo, Là è nato, indicandomi Anchiano. dove è la casa natale di Leonardo da Vinci, ma lì è morto, ci vada a vedere, c'è la croce. Ma dico io è morto a..   No! mi interrompe l'uomo, sono tutte fandonie, Leonardo e sempre stato quì coi frati, tutte bugie, io lo sò con questo, mi mostra con un sorriso uno stecco di olivo, con questo vedo tutto. Ho sognato dio e mi ha detto la verità, poi sono caduto da un olivo e ora so tutto. Ho scritto anche un libro..... la ci stava una guaritrice, e mi indica una casa vicino al bosco. Venga le faccio vedere dove è morto Leonardo..--- è quì vicina la croce. Purtroppo devo essere in un posto con urgenza ma le prometto che ritornerò con calma e ci andiamo.
Lo saluto e raggiungo mia moglie che scocciata brontolava: Ti sei persa una notizia senzazionale: ho saputo dove è morto Leonardo! e le racconto.    Mi dice: ci saranno anche i resti dell'aereo.........  

martedì 12 febbraio 2013

INCONTRI amarcord

Ma siamo già a Coiano, se ci fermassimo a mangiare al posto sosta della Francigena? buona idea.  Appena posato gli zaini comincia qualche goccia di pioggia, andiamo la nel portico della vicina casa  dove un tempo c'era la cantina e i granai della fattoria.  Dico scherzando a Chiara: è violazione di domicilio,e a loro se giungono le dirò: è abbandono di costruzione. Continua fuori a cadere piccole gocce di pioggia. riponiamo il tutto negli zaini ed usciamo. Ecco che arriva un uomo con un cane: buon giorno è della fattoria? ho Maresco! sono il Chiti un mi riconosci, forse mio fratello.. ci sei stato a scuola assieme, e quì vicino aspetta lo chiamo, prende il cellulare e chiama, e subito lo vediamo apparire ci abbracciamo, quarda le combinazioni, siamo a cercar tartufi marzaioli ma è presto ne abbiamo trovati pochi. Subito cominciamo a parlare dei nostri familiari poi di Castelnuovo: Ti ricordi di quando si scappò dalla messa che uno gridò: casca una bomba e invece era un fusto di benzina? Si ma dopo pochi giorni la bomba cascò davvero vicino casa mia...... Pioveva lentamente e noi incuranti passavamo da don Giovacchino a Carlo di giorgino, al Nino Nano, .....poi Chiara in disparte dopo un poco disse: ho gente e piove.... Ci salutammo e ci separammo: Beppino e il fratello si incamminarono curvi e segnati dal tempo e noi non meno datati dal tempo, verso la pieve romanica di Coiano l'unica rimasta uguale  da quando la conoscevamo. 

sabato 9 febbraio 2013

ORE 6, 20

Che bellezza a quest'ora, ho acceso la stufetta, io seduto al compiuter mi godo il silenzio totale del  mattino. Solo lo scoppiettio della legna che brucia poi silenzio, neanche un cane dei diversi che abitano in fondo Bronconaia abbaia, Si godono il riposo dopo le tante corse e i morsi dei cinghiali, non passa nessuno nella strada, finita la caccia la via e silenziosa, poi e' domenica non passeranno i tanti pulman carichi di studenti, non passeranno i mogi fraquentatori alla caserma della finanza, alle scuole  in questa via è arrivata una caserma nuova della guardia di finanza. Chissà perchè vicino un cimitero si è istallato una caserma della guardia di finanza, Potevano farla giù nella piana dove è il commercio e l'industria? Forse sarà perchè a duecento metri riposa in pace Bucalossi, si quello che era sindaco di Milano e autore della legge famosa..... Benvenuti anche a loro.
Fine del silenzio: arriva bat, il cane, con Chiara che già brontola, bene! diceva un mio grande amico medico: se mi alzo e mia moglie non brontola vado a visitarla, starà male.........

venerdì 8 febbraio 2013

PASSEGGIATE COOP

Nel mese di Aprile riprenderanno le camminate Coop, una iniziativa per sensibilizzare le persone a fare attività fisica e nello stesso tempo a conoscere il nostro territorio e anche a conoscerci.
L'iniziativa iniziata l'anno scorso ad un avvio difficoltoso, -maltempo- ha avuto un bel successo con tanta partecipazione fino a dovere fare un percorso in più.
Era intitolata - in cammino con Maresco- per la popolarità che mi ha dato  Terra Nostra, la popolare trasmissione della tv Antenna5. Abbiamo camminato in molti sentieri del nostro territorio travando consensi fra i partecipanti. Al termine molte persone ci hanno chiesto di continuare.
E giorni fà mi ha contattato la Coop sez vald'Arno inferiore per preparare nuovi percorsi per questa primavera.
Ho suggerito 4 nuovi percorsi che non anticipo, li troverete sù l'informatore, il giornale della coop Firenze, anticipo solo il luogo del raduno da dove partiremo: la casa del popolo La Catena.
TENGO TANTO A PRECISARE CHE I PERCORSI HANNO LA LUNGHEZZA DI 4 KM CIRCA DA PERCORRERE IN UN POMERIGGIO E NON HANNO  MOLTE DIFFICOLTA' SI POSSONO PORTARE CANI PURCHE' AL GUINSAGLIO .

giovedì 7 febbraio 2013

MA QUANDO SI CESSA DI ESSERE IN GAMBA?

Ma io lho  sempre detto, prima o poi  ci mette nei guai!! E difatti eccolo lì! e noi ora abbiamo da andare al lavoro....
Tante volte ho sentito questa amara canzone quando per qualche circostanza avviene l'imprevisto: da persone sufficenti a noi stesse, per un caso, una imprudenza, una caduta un incidente sottovalutato il fisico cede e abbiamo bisogno di assistenza.
E allora? che fare? rallentare, avere prudenza, accettare il declino fisico e mentale?
E'capitato ieri ad un mio conoscente che per una imprudenza è in terapia  intensiva, i figli sono passati da un genitore che le forniva olio vino e ortaggi a doverlo assistere in ospedale e oltre alla giusta preoccupazione  per la salute del genitore sono preoccupati per il lavoro.
Ma chissà, dico io, cosa penseranno di noi che ancora scaliamo monti. Male facciamo? Ho forse dovremmo stare nell'ovatta ad aspettare un malanno che ci porti sottoterra?
Hooooo, per ora e si regge! via!, via!, via e sia come vogliono, ma non mi si chieda di rallentare, che sarà sarà. Non faccio scongiuri: un credo neanche a quelli!
 

mercoledì 6 febbraio 2013

RITORNO IN VALLESE

Nelle mie diverse camminate ritorno sempre volentieri in Vallese è una valletta riparata dai venti e poi tanti ricordi, tanti racconti di quella zona vicino al paesello nativo. E anche ieri pomeriggio lasciata l'auto nel solito spiazzo ci siamo incamminati verso il Castellare un tratto della via Francigena molto bello. si passa fra due alti cigli di tufo  dove per secoli c'è passato tanta gente e su poggetti panoramici. e sotto di noi a nord i selvaggi boschetti di Vallese. Poi all'altezza del Castellare si và a sinistra, si scende per un poco in una selletta per risalire sul bellissimo poggio di Collepatti. su quel poggio c'era un castelletto nel medioevo, poi diverse coloniche e una chiesetta.  Ora solo ruderi sia delle case che della chiesetta, del castello poche e insignificanti tracce.
Ma da quel poggio hai la Vald'Elsa davanti a te: sotto Castelfiorentino, Più lontano Certaldo alto, le torri di San Gimignano, Gambassi Terme, Montespertoli ecc. Ci sediamo ad ammirare, anche se sono molte volte che veniamo. Poi  via scendiamo al masso dove i rifugi di guerra mostrano fossili giganti, ne affiorano anche più giù nel terreno arato:  ai piedi del masso un cartello ricorda un partigiano ucciso dai tedeschi nel giugno del 44   E Chiara sbotta: quel verme di berlusconi dice bene di mussolini e su allontana brontolando..... Io, forse più vecchio, mi commuovo.... penso, forse, c'era anche lui quando li vidi entrare in Castelnuovo cantando bandiera rossa, erano giovanissimi, alcuni li conoscevo, erano paesani......    E ora mi commuovo e un poco mi vergogno! abbiamo fatto noi il nostro dovere verso coloro che ci hanno donato la libertà....... tanti dubbi.
Scesi in Vallese, un tempo animata da molti contadini, ora silenzio e case abbandonate Vallese: Museo per ricordo di pochi sopravvissuti, lo attraversiamo e dopo la lunga salita nel bosco riscendiamo all'auto.
    

lunedì 4 febbraio 2013

SOLO I RICORDI, POI NIENTE SOLO RUDERI.

Si avevano abitato ner Vignale  dico ner perchè la parte del comune di Montaione dove l'acqua va verso Pontedera parlano pisano livornese. un piccolo gruppo di case in mezzo a due grandi fattorie: Castelfalfi e San Vivaldo, questultimo famoso per il convento detto anche la Gerusalemme di Toscana. Vignale in antichità aveva un castello ora niente, una chiesa e spanti quà e là per la campagna diverse case coloniche, in una di queste case aveva abitato la famiglia Duccini- Tinacci, perchè due cognomi, il Duccini aveva una figlia e per potere lavorare meglio il podere quando la figlia si sposò tornò col genitore. I tre figli del Tinacci abitavano nel 1948 fino al 1952 nella casa vicino a noi e diventammo tanto amici che quando ci spostammo a Cerreto Guidi anche loro si trasferirono vicini a noi.
Ma nelle veglie nei discorsi ritornava sempre il nome Vignale. storie contadine,trebbiature temporali, parto di vacche, il racconto triste del loro padre ammalatosi di polmonite e morto. Del rio  Roglio, della festa alla Pietrina ecc.  Ebbene col tutto il mio camminare n'er Vignale non ero mai stato. Saputo che non molto tempo fà è morta l'ultima Doccini  stamattina siamo saliti a Montaione e camminando per sentieri di bosco siamo passati da Vignale quasi in pellegrinaggio : case abbandonate, alcune ruderi, solo il campanile sembra intatto. tutto abbandonato, come ormai tutti i Tinacci- Doccini sono morti.  der Vignale rimane dopo l'abbandono solo la bellezza selvaggia. 
SU I SENTIERI DI MARESCO: LUNGO ANELLO DEI TRE TORRENTI: ROGLIO, CARFARO, EGOLA.

venerdì 1 febbraio 2013

VENDOLA A SAN MINIATO

Dopo tre ore di cammino nel samminiatese selvaggio e dapo tante - astinenze mi sono detto: c'è Vendola alle 18, sarà un comizio elettorale con i tanti slogan, ma ci vado anche per non perdere il grande piacere di incontrare tanti vecchi compagni e conoscenti, poi abbiamo un candidato a senatore che molti conoscono come allenatore di calcio per avere allenato scuadre di serie a ma che io conosco per la sua grande passione per il sociale. Lo ricordo da assessore comunale giovanissimo  insieme a mio fratello Renzo, -lo stesso nome, e l'ho trovato in tante battaglie civili nel samminiatese. Ma  è di Vendola che voglio parlare e di una piacevole scoperta: il grande amore e la tanta competenza che Vendola ha per l'agricoltura e quindi per l'ambiente. Ha parlato con conpetenza e soprattutto entusiasmandosi, di prodotti, di come dovrebbe essere difeso il suolo, come coltivare certi prodotti.Insomma: non è sminuire il personaggio, anzi, col peso che nel futuro la difesa del suolo, la difesa del nostro prodotto agricolo d'eccellenza, Vendola, per me sarebbe un buon ministro dell'agricoltura, anche se ha intelligenza da vendere in molti altri settori. Perchè scrivo questo? perchè la nostra cara terra non ne pole più  di essere maltrattata, ha bisogno di gente che unisca competenze,  entusiasmo, amore.