giovedì 17 gennaio 2013

IL TORRENTE CAFFALO: MONUMENTO DELLA NATURA

Dopo tanti giorni di pioggia ecco il sereno: ieri mattina decidiamo: giornata in bosco. Strada ghiacciata, e dopo avere guidato con prudenza verso Montaione al ponte sull'Egola prima di iniziare la salita parcheggiamo. Iniziamo il cammino cercando ai lati della strada l'erba e la ghiaia, camminare sull'asfalto impossibile, si scivolava. Saliti alla Sughera si camminava già bene e appena arrivati al bosco dopo la fornace  ci siamo immersi in quel favoloso bosco del torrente Caffalo. Percorso il traversale bel sentiero prima di calarci nel torrente abbiamo pranzato.
Il torrente Caffalo è uno dei torrenti più conservati della Toscana e benchè non sia molto conosciuto ha delle rarità e delle bellezze naturali enormi:   quì vive una specie rara di salamandrina. benchè l'altitudine non superi i duecento metri ci sono faggi, tassi, agrifoglio.
E il comune di Montaione con la regione Toscana e la comunità europea l'avevano già desinato a parco, ora inserito nel più ampio parco Benestare comprendente tutto il comune di Montaione e Gambassi.
Una rete di sentieri attrezzati fà visitare tutta la gola del torrente Caffalo con pannelli illustrativi, protezioni, cavi per scendere e risalire. Così dopo la faggeta siamo calati al tasso gigante: 500 anni di età , la piuanta più vecchia della zona, risaliti aggrappati alla fune siamo andati a visitare la fonte del tasso una goletta davvero suggestiva, poi giù fino al torrente e qui i due vecchietti sbandati hanno visitato la gola fino all'ansa e alla sorgente gassata che non abbiamo visitato per non rischiare: già abbiamo rischiato attraverso frane, massi, e guadi.
Un cartello indicava Casino: e sapevo che da li si ritornava alla Sughera. Durissima salita, come durissimo e accidentato è tutto il percorso, anche se facilitato dalle tante protezioni.
Invito, chi non l'ha visitato, e ha - gamba buona, di visitarlo, non ora come noi due - scervellati- ma nella tarda primavera quando sarà ripristinato per le scolaresche, ora si rischia e non poco.
LE FOTO LE PUBBLICO SU: I SENTIERI DI MARESCO

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