lunedì 31 dicembre 2012

BUON ANNO!

Come sempre controcorrente! a letto alle 22 e alzato alle 5 di un bel mattino sereno.
E ho dormito più - di un tasso- perche' i  tassi e tutti gli animali in genere non potevano sapere che tutti quei botti che rimbombavano le valli, tutti quei lanpi, non erano altro che che la stupidità dagli uomini, fumo e nulla più.  Ma come non hai sentito? mi ha detto mia moglie prima che mi alzassi?, no! non ho sentito niente, un pochino sordo sarò, ma io  alla sera non ho bisogno di camomille, la camomilla di ieri sono state le 4 ore di cammino attraverso i boschi di Montaione. Una vita che cammino alla ricerca di luoghi nuovi, a Montaione credevo di conoscere tutto invece sorpresa: una antica fornace ho trovato nella
boscaglia ai piedi di una roccia. La buca per il fuoco in basso mi ricordava la fornace vicino casa nel dopoguerra. E tanti ricordi: l'argilla plasmata da Beppe il fornaciaio, i tanti racconti mentre faceva fuoco.
Tanti sassi e roccia, forse era una fornace per cuocere la calce chissa... una cosa è certa, parlero' con quelli del parco Benestare per chiedergli perchè una memoria storica così non è segnalata.
Guardo il cielo stellato bel mattino ... peccato che due ambulanze sono salita dal basso con le sirene, dopo pochi minuti sono ridiscese con le sirene......brutto segno, feriti o malati a bordo.
Quando al mattino mi alzo ho voglia di scrivere, ma la lunghezza del post e il contenuto.... sarà meglio che termini .
AUGURI !!!   

sabato 29 dicembre 2012

BUON ANNO!!!

Ho sempre avuto il massimo rispetto ma io anche se ho fatto qualche volta  finta di piacermi i rumori di fine anno non mi sono mai piaciuti. Perchè l'hanno che è passato ha lasciato sempre delle amarezze, dei disastri, delle cose promesse mai realizzate, e poi quel brutto orrendo vizio dell'uomo di ricorrere con facilità a fare guerre, l'anno che è trascorso, e ne ho visti passare tanti, mi ha sempre tolto qualcosa.
Meglio una sana dormita e il primo giorno festeggio perchè reca speranze, che tutto vada bene a me e agli altri. IL primo giorno del 2013 se potrò mi alzerò presto e con fiducia andrò incontro al nuovo, poi si vedrà che nel proseguo  I' CHE' SUCCEDE!!!!. Nel mio caso non cercherò la retta via  ma...... il retto viottolo o sentiero.
PERCIO' VI ABBRACCIO TUTTI E VI FACCIO TANTI E TANTISSIMI AUGURI.   

giovedì 27 dicembre 2012

Sul poggio

E ritorno spesso lì su quel poggio di argilla bruciato dal libeccio in estate, ora flacido dalle tante piogge.
Perchè ritorno? il panorama è sempre lo stesso, piaggioni incolti, case diroccate ho abbellite per ricchi stranieri, giù nella valle Castelfiorentino, sù in collina Montaione, tu collina di Santo Stefano nel mezzo, recintata come un carcere indicata come: case vacanze. più avanti tu collina dei ricordi. Santi, Ivan, il Costagli, il Bertucci, Damiana, Gostina, Ida, Piona, Neno! .... l'odore acre delle stalle, le voci: vai al coltro gina, le vacche o i buoi a coppia trainavano l'aratro stancamente, il pagliaio tagliato verticale a spicchi, Gli strilli del maiale che con il buaciri nel cuore tardava a morire, gli stornelli: se tù vo fà con me agli stornelli- ti dò guinta Barbialla e Collegalli- Ti dò giunta Barbialla  e Collegalli: e poi si fà a chi li canta più belli..... Comincia una nebbiolina  intorno alla vecchia collina di argilla, più in alto non si vede più il poggio Allaglione, mi incammino verso la valle con la testa confusa da tanti ricordi sbiaditi tempo. Troppi fine anno Maresco! AUGURI.
  

martedì 25 dicembre 2012

Ogni tanto in solitudine.

La mattina di Natale mi sono fatto una passeggiata in solitudine, solo Bat, il canino con me ma lui mi segue seguendo trecce di animali. Ho attraversato tutto San Miniato senza incontrare nessuno, dirò, è bella davvero la cittadina storica senza i - brontoloni suoi abitanti pronti verbalmente a scannarsi fra di loro e ad unirsi per dir male delle frazioni in basso che si sono sviluppate a dismisura ingoiando anche molti dei loro figli.
Lasciato l'abitato mi sono incamminato sulla magica collina di Scacciapuce dove i fratelli Taviani hanno girato una scena della Notte di San Lorenzo, e da lì ho ammirato tutta la bellezza della nostra cittadina, uno sguardo attorno: tutto è fermo, il cielo ha nuvole non minacciose di pioggia, dicevo fermo! sembrava una cartolina l'ambiente intorno solo un camino di una casa fumava.
Sono sceso nella valletta di Gargozzi per poi salire al laghetto: bello  immerso in un bosco di querci.  Dal lago il sentierino che sale ripido sul colle di Marsana, un incanto di sottobosco: fra i fini arbusti il muschio, noi in Toscana chiamiamo borraccina, vi facevamo presepi e c'è chi li fa ancora benchè proibito,si proibisce di raccogliere muschio e si autorizzano diserbanti, -quanto siamo coglioni-.  In cima al  colle la bella strada bianca appena ondulata da un groppetto e vicino il bel castelletto. Ridiscendo giù in valle all'altezza della strada asfaltata, comuncia a passare qualche auto....... fine dell'incanto.

sabato 22 dicembre 2012

OCCASIONE DA NON PERDERE

Che  se ne dica le primarie pd per candidati parlamentari mi piace dai nomi nuovi  che si candidano in zona, basta votarli poi se appartegano- ai bersaniani o ai renziani ha una inportanza relativa, ci vuole il nuovo anche anagraficamente, e soprattutto ci vuole - il nuovo femminile, io ormai in sù con gli anni e lontano dal mondo lavorativo, mi limito a costatare senza dare giudizi su questa o quello, ma in invito lo faccio: andiamo a votare e votiamo giovane!

giovedì 20 dicembre 2012

Gli antenati di mia moglie.hanno sbagliato i calcoli?

La bisnonna di mia moglie era una indios: Un suo bisnonno a fine ottocento emigrò in Argentina e sposò una indios. Le nacque una bimba ma dopo tre anni la moglie morì di polmonite, non potendo tenere la bimba, essendo un mandriano, la portò in Italia da suo fratello che non aveva figli. Così crebbe e si sposò in Italia, di suo padre perse le tracce, tempo di emigrazione, di viaggi di disperati.  E così ieri sera ho detto a Chiara: fai una preghiera ai tuoi antenati e digli di allungare la vita del mondo un altro poco: tu mi hai regalato un bel paio di scarpe calde che sono una meraviglia! finire il mondo proprio ora?  Sono le 5, 56 e per ora ci siamo e con in piedi gli scarponi pelosi che mi fanno un calduccino...... speriamo che abbiano sbagliato il calcolo di qualche millennio.  

mercoledì 19 dicembre 2012

I monumenti nel deserto?

Camminando per le nostre campagne quà e la troviamo casali piccoli borghi dove per anni ho visto cantieri edili al lavoro, prima che ruderi... si commentava, ma per uno -del  tempo che fù- come me, dava fastidio, vedere dove c'era vita agricola vera,ora  vedi case bellissime con cancelli e recinzioni con tanto di scritta: zona controllata da telecamere. Lì dove abitava Neno, Beppe, IL Peoro, lo Squilleri, dove mi recavo a annunciare una riunione ho una manifestazione e venivo accolto con un: votatioglioni chi si vede?,i' figliolo di' Gino!!  ho come stà i'  tu babbo?, ....... Ora reticolato e telecamera con targa: dott....
I tempi cambiano ... cambiano anche per chi si e buttato a capofitto a trasformare borghi in residenze o appartamenti vacanze, ne trovi a decine  di borghi restaurati con il cartello vendesi sbiadito  o peggio ancora lavori incompleti con le caratteristiche recinzioni di plastica. ho visto sul Montalbano una intera collina dove c'era i ruderi di coloniche, ora ci sono ruderi di fabbricati abbandonati non completati.
Povera campagna, avevi chi ti voleva bene ma l'ingordigia degli agrari e le sirene delle fabbriche ti hanno rovinato per sempre?. 

lunedì 17 dicembre 2012

BUON NATALE A TUTTI VOI!

FARLO UNO PER UNO RISCHIEREI DISTRATTO COME SONO DI  DIMENTICARE QUALCUNO, PERCIO'  VI FACCIO IN -BLOCCO - MA SIETE PREZIOSI AMICI UNO PER UNO-
TANTI AUGURI DI BUON NATALE!

sabato 15 dicembre 2012

QUANDO ANDAMMO A SOVICILLE

La domanda che spesso ci fanno: ma a camminare per boschi e campagne vi siete mai persi, avete cartine....No non ci piace il camminare programmato, si và e come si dice: gira e rigira .... si ritorna.
Una mattina decidemmo: andiamo a Sovicille nel senese. L'auto andava: Poggibonsi, colle e via verso Grosseto: strada dritta quando vedemmo un cartello stradale che indicava: Sovicille 15 km, è il nostro, 15 e 15 trenta la misura giusta per camminare una giornata.   Era inverno, una nebbietta umida, accostiamo e in uno spiazzo parcheggiamo l'auto. Tutto asfalto ma traffico inesistente, a mezzogiorno eccoci a Sovicille bel paese medievale ma piccolo, pranzanno in un parco e poi ci rimettemmo in cammino.
Un centinaio di metri e una strada ci incuriosì: Ho se si provasse da lì forse faremo un anello.....Detto e fatto si incominciò a salire per qualche km poi sulla strada c'era un cacciatore di cinghiali, domandammo e ci informò con tanti dettagli.troverete un piccolo paese, continuate poi ad un muro a destra... insomma così facendo ci ritrovammo a camminare in un bosco recintato con decine di enormi cinte senesi che sembravano volerci mangiare, poi ad una cava di marmo cominciò una ripida discesa che ci condusse in una valle impantanata da pecore e cinghiali. Addio.. questa è la volta buona che ci perdiamo: Un tocco di campana , ho andiamo in là cominciava a scurire. Fatti 100 metri una strada con ghiaia scendiamo per altri 100 metri e chi si vede?  la nostra macchina parcheggiata.  Che culo s'è avuto...... 

   

venerdì 14 dicembre 2012

Vendesi........

Come non accorgersi lo svuotamento dei borghi e paesotti di collina. Da appassionati del camminare capita spesso, anche per vedere chiese romaniche, cose storiche, di attraversare borghi e paesi delle nostra colline dove non tanto tempo fà incontravi gente,ora vedi solo cartelli: vendisi, ma a chi? come fà un operaio che lavora a dieci quindici km a rimanere in un paese, magari bello, attorniato da boschi e oliveti, ma mancante di tutto: non ci sono più negozi di alimentari, l'ufficio postale non c'è più solo una scritta sbiadita, le scuole raggruppate nel capoluogo del comune, anche il prete viene ogni tanto, i trasporti pubblici quasi inesistenti. Solo casali per ricchi sono abitati, recintati con cancelli che sembrano carceri. Passando vicino una di quelle case ho visto in pigiama alle 13 una signora affacciarsi alla porta.
Si deve tagliare e si incomincia dal più disagiato. vai a vivere in vald'elsa, in vald'era e vedi intere vie disabitate in paesi che avevano un migliaio di abitanti.
Il ritorno alla campagna? favole, se hai un figlio a scuola e la scuola è a dieci km, l'asilo uguale,l'ufficio postale, il medico, gli ospedali li portano ancora più lontani ecc come fai a vivere in certi posti?


mercoledì 12 dicembre 2012

RICORDI QUEL 18 APRILE.......

Si cantava: ricordi quel 18 Aprile?
quando votaste demochistiani.
senza pensare all'indomani a rovinare la gioventu'.
Uno slogan:
alè, alè, alè,
con De Gasperi non si mangia
alè, alè, alà
se lo fossino ammazzà!
O io che dopo essere stato manganellato dai celerini, dopo avere manifestato ogni volta che si sparava sui lavoratori: a Melissa, Montemaggiore, Modena, Reggio, ecc uccisi dalla polizia di Scelba e De Gasperi , io che non ho mai cambiato partito cosa sento: un ponte intestato a Alcide De Gasperi  Nella - rossa Empoli.  Ho che a Empoli gli mancavano personaggi o avvenimenti storici importanti?
Empoli: quante lotte, quanta storia ha avuto il movimento operaio e contadino: le fiascaie! le gloriose impagliatrici di fiaschi, i vetrai, loro sì!  mica De Gasperi che le ha fatte manganellare più di una volta, e i contadini mezzadri, che scendevano da Monterappoli o da Vinci e riempivano le piazze democraticamente, sempre seguiti dalla polizia di De Gasperi come delinquenti.
Figli ingrati gli attuali dirigenti della sinistra attuale: mi fate passare su in ponte intestato a chi mi faceva manganellare! questo è troppo!

martedì 11 dicembre 2012

ANCHE I RICORDI SI ALLONTANANO

E ,lunedi sera ho ascoltato con commozione Francesco Guccini a Che Tempo Che Fa' nella quale trasmissione ha annunciato che non farà più concerti e non farà più dischi.  Grande narratore Francesco sia nelle canzoni che nei suoi scritti, ci ha raccontato dei suoi giorni ma soprattutto ha narrato in seconda persona il mondo di chi ci ha preceduto.  Sempre meno sono quelli che raccontano in prima persona gli anni bui del prima durante e dopo gli anni 40, e ora mi accorgo che-sfoltisce- anche i narratori del subito dopoguerra.
I ricordi, più passa il tempo e passano di-mano- sbiadiscono- vengono ritrasmessi alla gente di malavoglia e rielaborati a seconda il proprio pensare,o il proprio tornaconto, poi  il bombardare i cervelli da tanti mezzi e accavallandosi uno sull'altro vengono annullati.
Sei grande Guccini! non ti sei mosso dalla tua terra e parlando di essa ci hai fatto conoscere il mondo: che poi quanto grande sia non è molto differente da Pavana! da ogni parte c'è un borgo, un villaggio, un quartiere, dove la vita ha il suo corso,con tanti sconosciuti protagonisti che non faranno molto come - il pensionato di Bologna, ho andranno ha trovare -una amica dopo dieci anni- Ho quei pochi come il ferroviere della locomotiva , o il partigiano ammazzato in montagna che hanno dato la vita per un cambiamento......
.... e  uno racconta e passa il tempo, ma come? ho vissuto e ho visto questo? -I VECCHI SUBISCON LE INGIURIE DEGLI ANNI......e, gli vogliono far credere che De Gasperi che lo faceva manganellare dalla celere, ora è il padre della patria!

sabato 8 dicembre 2012

MEMORIE DI UN PARTIGIANO

Giungemmo a Spazzavento, alla periferia di Pistoia, e li dovevamo attraversare un ponte presidiato, eravamo in due armati di  pistola. Se ci perquisiscono dissi al compagno non abbiamo scelta, però cerchiamo di non essere sospetti. Quando passammo davanti ai repubblichini andò bene non ci fermarono, altrimenti non potevamo raccontare. < Uno dei tanti episodi raccontatemi da un partigiano che domani sarà sepolto nel cimitero di Cigoli.  

venerdì 7 dicembre 2012

GIRAVI PER IL BOSCO CON UN MITRA TRE BOMBE A MANO.........

Una  tragicha notizia che il telegiornale della tv locale ha dato: incidente alla Catena di San Miniato, un vecchio mentre attraversava la strada è stato investito e ucciso e il nome: Alvaro Marrucci.
Rimaniamo sconvolti io e Chiara, era un amico e per me compagno di partito nonchè amico da 50 anni
Tanti racconti di quando era partigiano sù al Poggio del Comune in quel di San Gimignano, sugli Appennini con i partigiani emiliani.
Lavoratore conciario ora da molti anni in pensione, lo trovavi in un angolo al circolo della Catena silenzioso: come va Alvaro? come un bischero!  poi mi raccontava: le notti nel capanno in cima al poggio del Comune, gli inseguimenti dei tedeschi fino ai margini della grande boscaglia, li non entravano.
Di recente ho visitato il capanno, conservato per la memoria, gle lo raccontai, ci verresti, sono vecchio......
Ho messo la notizia della morte di Alvaro su faceboch, un solo commento. Chi frequenta faceboch non può sapere, troppo tempo è passato e quasi niente è stato fatto per ricordare.
 

giovedì 6 dicembre 2012

BUONE FESTE.

Non mi sono mai piaciute le feste scontate i soliti riti scontati, i pranzi lunghi con tante pietanze inutili, per qualche anno mi piaceva il Natale, il Primo Maggio, poi sono finiti nelle stantie abitudini.
Gli ultimi dell'anno un rito per stancarsi. Non dico  di cene, quelle non le faccio più da molto tempo.
Sono vecchio! macchè anche in gioventù era così. Sono un essere antisociale? no!  rispetto gli altri, anzi quando vedo la gente felice, sono felice anchio, ma da distanza.
Il mio più bel capodanno?  in vetta al Sagro, la montagna di Carrara, ho quell'ultimo dfell'anno quando terminammo a Genova la percorrenza integrale San Miniato- Genova.
Ora con gli anni mi sono - addolcito- Perciò vi faccio GLI AUGURI DI BUONE FESTE ma per piacere non invitatemi più a visitare presepi artistici, a ricorrenze, sono un animale di macchia, che vi vuole bene tutto l'anno  ma rimango in disparte fino a che il frastuono non termina.

mercoledì 5 dicembre 2012

BIOLOGICO

Su faceboch una bella foto del mio sindaco che candidamente annuncia ad una platea di studenti che nel nostro comune si deve andare verso il biologico, certo il comune del tartufo bianco deve certo fare delle scelte ecologiche.
Povero me, che quando avevo 21 capi di bestiame, vacche e vitelli, e spandevo concime naturale mi quardavano come un primitivo: tu nel comprensorio del cuoio e delle calzature invece di lavorare la terra all'antica...... le ragazze mi guardavano con un'aria mista a schifo, contadino e stalliere, bifolco, avevo voglia di avere letto mezze biblioteche della zona, ero sempre uno che spandeva comcime di bestiame nei campi. Agricoltura moderna, si diceva, io come tanti altri abbandonai il lavoro dei campi. 
Il podere che concimavamo noi per decenni ha visto monocoltura e diserbanti.
Povera terra! è ridotta ad essere impiantata da pioppi per rigenerarsi, poi faranno il biologico!
Quando sento questi discorsi mi viene il voltastomaco. Avete fatto il possibile per fare rovinare la terra coltivata e ora ci consigliate di fare il biologico, con quale concime? Raccontatela agli studenti la novella del biologico non a me che di merda  baccina ne ho spanta per 24 anni nei campi.

lunedì 3 dicembre 2012

Una cava

Non si può fermare il progresso, avanti, occorre una strada veloce: si distrugge una valle incontaminata, una curva pericolosa giù un boschetto. Ho!, un vorrai mica fermare il progredire, se ci vuole famola.
Così per bisogno di terra si apre una cava nella valle della Chiecina. Ho, quante volte ho scritto delle mie camminate nella zona del tartufo bianco. La valle della Chiecina insieme alla val d'Egola sono le valli più tartuficene.  e anche più incontaminate.
La stessa trafila di sempre: firme contro, cartelli, prese di posizione. Fumo per del tempo, la cava la apriranno come hanno aperte le altre lasciando ferite aperte nelle colline, magari dopo del tempo altre ditte faranno il - risanamento ambientale.  Non potrò camminare nei 5 km di stradina lungo il torrente perchè vi passeranno camion polverosi, forse metteranno i cartelli divieto.
Addio valle della Chiecina, addio alla bellezza dei tuoi boschi. godiamoci il progresso! Tanto il tartufo si può pensare che verrà dalla Romania o dalla Cina anche quello e diranno che è di Alba, San Miniato,ecc.    

sabato 1 dicembre 2012

PINE SECCHE- PIGNE-

Era amico di mio padre, non se la passava male, aveva sposato la maestra del paese, che con dei risparmi le compero' casa e terreno. erano gli anni 30, ma prima era un disperato, faceva lavori occasionali e da luglio a settembre raccoglieva pine secche che rivendeva per pochi soldi ad un commerciante di legnami.
Le pigne facevano da miccia per accendere caldaie, stufe camini in citta'.
Gino, era questo il suo nome raccontava volentieri dopo pranzo o dopo cena, un episodio accadutogli in un bosco vicino Empoli.
- Avevo raccolto intorno Castelnuovo tutte le pine secche, un giorno decisi di andare a raccoglierle in un bosco a Corniola nei dintorni di Empoli, era distante dopo portare la balla ma li sapevo che ce ne era in abbondanza, sapevo anche che la fattoria proprietaria del bosco aveva una guardia tremenda.
Entrai in bosco dalla parte del torrino e di pini ce ne erano con tante pine cadute. inizio a raccoglierle e dopo poco eccoti la guardia: Tu sei in contravvenzione, non si può raccogliere niente in questo bosco...
Cercai di giustificarmi, niente, la guardia prese un taccuino e disse: nome e cognome. e io subito: Scardigli Buonfiglio. dove abitate. A Cerignola.  ora vi farò pagare cara questa intrusione!
Geri Gino  di Castelnuovo d'Elsa la contravvenzione non la vide mai e per tutta la vita raccontò questa sua furbata.