mercoledì 31 ottobre 2012

CHE DIRE? FACEBOOH

Stamattina accendo il compiuter e che ti trovo? il mio vicino di casa e di podere mi ha chiesto l'amicizia!
ho  Maresco! gle l'ho data , poi sono rimasto sconvolto, il figlio di Nello un amico col quale passavamo ore a conversare lo vedo quando passa in auto, un cenno e via.
Come sono cambiati i rapporti fra vicini, ci conoscevamo tutti e con tutti eravamo in relazione. poi i vecchi sono morti, uno alla volta con grande dolore, i giovani entrati in fabbrica o in ufficio sono spariti, li vedi e a malapena li riconosci, i pochi bimbi, fra scuola, palestra,piscina, danza e tv chi li vede mai!
E via Catena, una strada con una quindicina di  famiglie è diventata un dormitorio per gente estranea fra loro.
Negli ultimi tempi sono morte diverse persone e l'ho saputo dopo del tempo. Abbiamo più cose di prima ma porca miseria! a che prezzo!

Raccolto e piogge

E stamattina c'era un venticello non freddo, fatta colazione sono andato a cogliere le olive, il cielo era coperto ma le piante erano asciutte. E' importante che la foglia degli olivi quando si maneggia per staccare il frutto non sia bagnata la vegetazione ne soffrirebbe, poi le olive bagnate possono prendere sapori sgradevoli. Per questo, avendo una oliveta modesta mi attengo a tutte le regole. anche i tronchi degli olivi se calpestati bagnati soffrono.  Mio padre nato e morto a 93 anni contadino e vissuto quasi sempre in poderi con oliveti mi ha trasmesso questi accorgimenti, mi ha insegnato un poco la potatura, ma lui era un cesellatore, saliva su una pianta e in quattro e quattrotto la potava alla perfezione.
A, dicevo, ho raccolto tre piante poi alle prime gocce di pioggia ho riposto la rete e per oggi basta! Non posso lamentarmi del piovere, l'ho desiderata tanto la pioggia che non dirò mai basta, poi dirò, sali e scendi dalla scala un poco di riposo fa bene. E ora non rimane che andare a letto, domani se non piove si ricomincia.

lunedì 29 ottobre 2012

Che bello: cogliere le olive

Ieri mattina mi affaccio alla finestra e che ti vedo: aria di tramontana :decisione rapida, si inizia la raccolta delle olive. Nei giorni passati avevo ripulito tutto il terreno e fossette, rete e via, a sera già 9 piante raccolte, ne ho poco meno di ottanta, ma quest'anno ho finalmente un raccolto abbondante, olive sane e tante. Spero oggi in una giornata bella, poi domani minaccia pioggia e se piove mi riposo, perchè salire e scendere dalle piante è un esercizio che stanca, ma come mi piace...........

domenica 28 ottobre 2012

Mi tocco, e scrivo

Non c'è borgo, paese insomma posto che non abbia cimitero, e vista l' età  penso: in uno dovrò andare, ovvia mi ci dovranno portare. e Passando a Chiara dico: è! questo quì non è male, bella vista, a sole, posto ideale ..... Chiara si arrabbia: ho falla finita!  Ma zitto zitto dentro di me non saprei se dovessi scegliere dove andare, cimiteri grandi, mi fanno orrore, quelli piccoli li trovo semiabbandonati specie quelli di campagna, ci sono, come diciamo noi- morti freschi- quelli deceduti di recente, poi gli altri, essendosi trasferiti lontano i familiari, solo a Tuttisanti portano fiori, poi l'abbandono. E ora i tagli ai comuni un becchino, pardon, un custode, per molti cimiteri, per avere un prete poi  devi girare..... e il dissesto! ora c'è anche quello, franano cimiteri secolari..... Fatti cremare... ho ma scherziamo! distratto come sono se non ho staccato il tagliando per l'aldilà bruciano anche quello! 

sabato 27 ottobre 2012

RICORDI : TEMPORALE NEL CHIANTI

A dà retta a te! .... e alle previsioni del tempo..... Chiara al ritorno si sfogò.  Aveva ragione ascolto troppe previsioni e le traduco in certezze.
- Oggi è beltempo, si va in un posto nuovo: a Vagliagli! o dovè? nel Chianti senese.   Si arriva a Querciagrossa si esce dall'autopalio e dopo pochi km si lascia l'auto. E una bella strada bianca in salita ci invita a camminare e subito incontriamo due cercatori di tartufi: siamo a posto, questi ci insegnano come arrivare a Vagliagli. E dopo 5 minuti di conversazione  so tutto della zona: attraverso boschi e campagna questa strada bianca vi porta in 15 km al paese. Il Chianti è famoso per le strade bianche e fanno bene a conservarle. E a mezzogiorno eccoci in paese: come è mi scusino i paesani di quel paese ma si può vivere anche non avendo vissuto lì. Lo aveva reso noto per averci la villa Malagodi. il liberale.
Mentre conversiamo con una scultrice tedesca, disperata per i cinghiali che gli distruggono le opere non ci eravamo accorti che il tempo era cambiato, un tuono alla lontana..... Via! ho..... c'è da fà 15 km e in tutto quel percorso non abbiamo visto un capanno.
Ci rimettiamo in cammino di ritorno ma dopo  poco comincia a piovere,niente ombrello, niente nailon: Come dice il vecchio proverbio: acqua alle ruote!, E per più di tre ore ne venne tanta. Arrivammo alla macchina ci spogliammo, per fortuna era una giornata non fredda. non avevamo niente per cambiarci il riscaldamento in auto...a Chiara dava noia. rimanemmo in mutande: Chiara si coprì con l'asciugamano del cane, meno male c'era quello, e partimmo. Arrivati a Poggibonsi una pattuglia dei carabinieri: erano anni che non mi fermavamo....Alzano la paletta,mi fermo: cominciano a ridere e fanno segno di andare: Se avevi quarantanni di meno ci perquisivano la macchina...... spiritoso! ........    

venerdì 26 ottobre 2012

STASERA VADO AL FRANTOIO

Non ho colto le olive ma questo è il titolo di una iniziativa che gli amici del Bucciano foto festival hanno preso per il mese di Novembre in occasione della mostra nazionale del tartufo bianco.  Una serie di incontri con persone varie e fra queste hanno invitato anche me, a fare cosa? a parlare di camminate. I' che vi racconto?; non ho percorso Francigene, ne cammini di Santiago anzi i lunghi integrali cammini non li sopporto. Cosa si vuole dimostrare con lunghi cammini: fede, fisico... non fà per mè, io cammino per la mia regione e alla sera mi attende il mio letto. Racconterò che piccole scoperte si fanno in un bosco, lungo un torrente, dove sono piante particolari, castelletti seminascosti dalla vegetazione, i tanti sentieri riscoperti e valorizzati da gente che sa sputarsi in mano e giù di falci e pennati perche la vegetazione non vuole il passaggio, e se si ha fortuna si incontra come ieri un vecchio coetaneo venuto dal sud che racconta e che vive solo con capre, polli, anitre papere e diversi cani, liberi e docili, in un casolare con intorno bosco e rocce. Ma forse non sarò capito, la tv mi ha fatto apparire il contrario di quello che sono e la gente vuole le imprese che non ho fatto mai. Sono uno che muove i piedi incuriosito della campagna e delle piccole realtà speriamo che qualcuno capisca e magari  segue il mio camminare alla riscoperta di un mondo lasciato troppo in fretta nel dimenticatoio. La bellezza dell'ex frantoio spero che mi aiuti.

Nella foto: strada bianca in Marsana- San Miniato

giovedì 25 ottobre 2012

VINACCIANO:

Ma come! un camminatore come te un 'tù sei stato mai a Vinacciano! no! a Vinacciano mai. Incuriosito dalle tante citazioni storiche cerco su internet e che scopro: aVinacciano è morto, ucciso in una imboscata Silvano Fedi.  Questo eroe della resistenza l'ho trovato in tutta Pistoia: scuole, palestre, scuadra di podismo, intestate . Medaglia d'argento alla memoria, Pistoia si lamentò perchè a Fedi dovevano dargli la medaglia d'oro ma essendo anarchico i governanti di allora......
E ieri mattina alle ore 9 eravamo già nel piano di Larciano all'inizio della salita, una stradina non conosciuta: un provvidenziale podista ci indica: da quì prima in asfalto poi strada bianca arriverete in cima. E si sale una rampa poi spiana e si attraversa un bosco arriviamo vicini una casa, abbaiano dei cani un posto da tempi passati capre, anitre, paperi, galletti di tutte le qualità tutti liberi a pascolare. Un baffuto anziano ci accoglie, di dove siete, dove andate, ho 10 ettari di terreno, io ne ho due, hai incominciato a cogliere le olive? no, neanche io , si lavorerebbe per il frantoiano. 15 minuti di conversazione e ci conosciamo è sempre così fra campagnoli. Arriviamo dopo una dura salita sul percorso 300 quello del crinale del Montalbano. Ora  c'è da affrontare la dura salita di montePapi, non la conoscevamo tutta bosco di castagno selvatico, in cima la segnaletica indica: Vinacciano 1 ora. Pranzo e subito in discesa.... Si meritava questa escursione per la bellezza dei boschi per il panorama sù Pistoia e Vinacciano è tutto li un castelletto in restauro, una fattoria, qualche casa e la chiesa. Ma che bellezza il panorama: boschi olivi, tutta la piana di Pistoia. bell'ambiante davvero, unico rammarico non ho trovato il monumento a Silvano Fedi,  deve essere più in basso, ma c'era da risalire sul monte e ritornare a Larciano......     

mercoledì 24 ottobre 2012

UN UOMO SEMPLICE: MA CHE DOLORE LASCIA

Un piccolo cimitero di un piccolo borgo, a fine funerale una moltitudine di persone assistevano in silenzio alla sepoltura di Giuseppe Cerone, nessuno se ne andava, sembrava che il dolore ci avesse inchiodati lì.
Chi era Giuseppe? Uno di noi lavorava e nel tempo libero faceva il podista- correva a piedi- come diciamo noi in Toscana, ma era una persona straordinaria quando c'era da fare, organizzare corse, feste dell'unità, sagre paesane, sempre allegro, sempre la battuta pronta. Lo hanno pianto nel comune dove lavorava, non si tirava mai indietro ha scritto il sindaco, una emergenza e lui arrivava. Tutto quì direte? è difficile parlare di una persona semplice ma la presenza al funerale di migliaia di persone dimostra quanto era amato dalla gente.
Due volte alla settimana mi recavo con la nipotina a dare da mangiare alla sua geniale creazione per i piccini: L'anaconda innamorata, un grosso tubo di gomma con la faccia da serpente, visitato dai bimbi piccoli della zona. Fra poco ne creerò un'altro.... mi disse pochi giorni fà, invece tornando da una maratona è morto.
Si dovrà continuare, è la vita, ma a che prezzi....
 

lunedì 22 ottobre 2012

CI BATTAGLIO' CASTRUCCIO

Eccomi alzato presto a guardare su internet la storia di tre borghi medievali bellissimi : Montevettolini, Monsummano alto, e Serravalle pistoiese.  Oggi  vado a registrare due percorsi per Terra Nostra il programma di Antenna5, e vado un una zona ricca di storia e di panorami eccezionali su Montecatini Terme, sulla immensa palude di Fucecchio.
Montevettolini è un paesetto immerso fra gli olivi a 170 mt l m ricco di storia e tradizioni, quì ogni 4 anni il Venerdì santo viene fatta una processione dal 1500 famosa in tutta la Toscana, oltre a torri palazzi medievali i medici hanno costruito una villa di caccia.
Monsummano alto sito su di un colle a trecento e più mt l m è una terrazza sulla Valdinievole oltre alle bellezze storiche.
Poi Serravalle nome che dice tutto: chiude la valle di Pistoia a quella della Valdinievole: storia, tante battaglie distruzioni ma è rimasto molto a noi dalla torre del Barbarossa al castello di Castruccio Castracani. Nel presente è famoso il convegno incontro che fa la C G I L  tutti gli anni.

Quanta storia, quanti monumenti del passato ed io povero contadino sono emozionato a parlare di storia, di personaggi celebri del passato......... sdrammatizzo con una riflessione a bischero: se Castruccio  Castracani fosse vivo oggi per chi avrebbe votato alle primarie? per  Renzi o per Bersani?
Nelle foto dall'alto in basso. il castello di castruccio Castracani, Monsummano alto e Montevettolini

domenica 21 ottobre 2012

CI MANCHERAI

Una di quelle notizie che ti sconvolgono: in un incidente stradale è morto  Giuseppe Cerone, tornava dall'eroica, gara podistica nel chianti senese. un amico di tutti, una persona semplice amato da tutti .
 Non scrivo altro.   Dolore, immenso.

Caldo

Una domenica passata tranquilla, la mattina ho rastrellato l'erba tagliata intorno le piante degli olivi non tutta, dovrò lavorarci anche domattina. E nel primo pomeriggio la solita camminata è questa volta improvvisata: era del tempo che passavamo da via Ponsano e vedevamo una stradina aggirare un laghetto, andiamo a vedere dove conduce: ci ha portato in riva all'Arno difronte al lago di Roffia un bacino artificiale nel comune di Sam Miniato.
La stradina è finita ma un sentierino battuto dai cacciatori mattutini ci ha invogliato a proseguire. Vuoi vedere che ci conduce a Bassa, una frazione di Cerreto Guidi, invece niente una recinzione ci ha impedito di proseguire. A quattrocento metri circa si vedeva una bella casa: alla casa avranno una strada e si esce, invece ecco che inizia delle voliere con dentro fagiani, subito ho imbracato Bat.   Ci siamo avvicinati alla casa ma sempre la recinzione, poi un cancelletto, L'apro e entriamo, sussurro a Chiara: quì arriva un cane e ci sbrana. Invece davanti la casa ci accoglie un bambino: come si chiama il tuo cane?Bat, dico, intanto si affaccia una signora le spieghiamo il perchè dell'intrusione, sorride e ci indica la strada mentre arriva anche un uomo sorridente, li salutiamo, salutiamo il bimbo. Distesi mentre ci avviamo ammiriamo immense voliere con splendidi fagiani. Ora riguadagnato la strada non rimane che salire la collina.... Ci guardiamo e in contemporanea diciamo: oggi ho dato!, un caldo così asfissiante come di Agosto ci fa ritornare a casa.  

venerdì 19 ottobre 2012

LA FORTEZZA DELLA VERRUCA

Stamattina un gruppo di volontari salirà sù alla fortezza della Verruca con motoseghe e pennati a ripulire dalle sterpaglie le rovine di quella che fù la fortezza di Pisa più importante.
Malgrado l'importanza e la posizione panoramica della grande fortezza nulla si è fatto per conservarla, solo un gruppo di volontari e un gruppo di studiosi si batte perchè venga almeno messa in sicurezza per i tanti visitatori.
La fortezza della Verruca è posta su immense rocce di verrucano, forse da quì il nome,a 530 mt l.m ha una panoramica vasta che và dal Chianti senese ai monti della Liguria con visibile il mare con le isole Caprona, e Gorgona. Da lassù si vedono: Viareggio, Pisa, Livorno, Pontedera, Volterra ecc.
Anche noi con Antenna5 siamo saliti e abbiamo fatto un servizio in Terra Nostra.

giovedì 18 ottobre 2012

VIA DI BOSCO : RICORDI

E scendendo da Coiano dopo L'Appalto di Zela ecco davanti a noi i due cipressi, guardo a sinistra, un cancello: è chiusa la stradina di Salverimonti da una fessura faccio la foto......
--Vieni con me, disse mio cugino Nando si va in Salverimonti a cercare nidi!    era subito dopo pranzo e ci avviammo in salita oltrepassando il cimitero, poi la casa di Crespino il guardiacaccia della riserva del marchese Pucci e giunti ai cipressi entrammo in bosco.una stradina in pari per150 metri poi scendeva  con ai lati ginestre fiorite,mentre scendevamo ecco dimprovviso un suono di campane a doppio dal campanile di Castelnuovo: un doppio ora? o che sara'successo. Il doppio non cessava, dico a Nando: è successo qualcosa di grosso, andiamo a vedere. Partimmo di corsa e in poco tempo arrivammo in paese. Trovammo Ronghe: ho che è successo? è scoppiata la pace!!!--
Era il Maggio 1945. Ogni volta che passo da li  mi torna alla mente quel suono di campane prolungato e quella voce: è scoppiata la pace........ 
nelle foto: i due cipressi dove inizia la stradina di bosco del racconto, la stradina, e Castelnuovo d'Elsa visto da sud. 

martedì 16 ottobre 2012

ECHI LONTANI

Un anniversario iniziativa per ricordarlo, vi partecipo, non entusiasmi ma partecipazione dovuta da parte di qualche -capo bianco-  poi l'ultimo giorno: arriva Lui, il dirigente prestigioso, l'uomo che ha diretto bene per tanti anni una organizzazione, ha scritto un libro, è venuto a presentarlo. Vado anche io, e ci trovo tutti quelli che si devono vedere in certe occasioni: la crema della vecchia sinistra dirigenziale.
Il personaggio parla, è un bravo parlatore, ma perbacco! come parla: La crisi ai tempi lunghi... i giovani è colpa nostra ma dobbiamo aiutarli a maturare......... Povera vecchia sinistra Toscana, se questo è il meglio...... tempi lontani quando ri riempiva le stanze di gente appassionata di cambiamento.
Bisogna aiutare a maturare i giovani? ma lasciamoli una volta fare. Ero bambino quando sentivo i vecchi socialisti dire male dei partigiani: sono teste matte,mi meraviglio di lui ecc, quando partì il camion dei volontari della libertà, al ritorno dei volontari li lodarono.  Non bisogna aiutare i giovani ma farsi dai giovani aiutare ad accettare il ruolo che ci spetta: farsi dapparte per salvare le nuove generazioni.

lunedì 15 ottobre 2012

C'EL'HO FATTA! 77

E ora Maresco Martini  dovrai decidere cosa fare da grande, 77 sono tanti non puoi continuare a fare il bambinone correndo col cane ho giocare a fare il contadino con la pensione da calzaturiere.
Mi ci vedreste con cravatta e giacca, col giornale piegato in tasca dare serio il buongiorno?
Chi mi conosce direbbe: è rimbambinito.
Perciò continuerò così come sempre ho fatto e vissuto, stà a voi a non prendermi sul serio.
 

RACCOLTA

Alcuni giorni aspetto, poi decespugliatore e politura del terreno per prepararci alla raccolta delle olive.
Noi la raccolta la facciamo i primi giorni del mese di Novembre. Con una rete circolare aperta su di un lato cingiamo la pianta  e poi manualmente facciamo staccare i frutti cercando di non danneggiare le foglie. Appena tutte le olive sono cadute sulla rete le mettiamo in cassette e procediamo ad un'altra pianta.
Avendo solamente 80 piante cerco di rispettarle e di fare il più presto possibile la frangitura.
E questa annata si presenta abbondante, tutte le piante sono cariche di olive, non avranno una grande resa ma la quantità e la qualità mi ricompenserà.
Quando acquistai il terreno c'erano tante più piante e molto grandi, poi l'ottantacinque il grande gelo le decimò. dall'ottantasei ho cominciato ad inpiantare nuove piante togliendo le pericolose piante allevate dopo la gelata. Ora finalmente ho una oliveta giovane e produttiva immettendo qualità diverse: mentre prima avevo frantoiane e Mignole, ora ho inpiantato molto il leccino, più resistente al gelo, integrandolo con gli impollinatori: pendolino e maurino,  più in alto anche frantoiano. Più diverse sono le piante l'olio viene più buono.
Poi quest'anno non c'è mosca , quindi olive sane.
Spero, dopo un anno di sacrifici di passare tutto l 'anno a bazza unta, io e la mia famiglia.   

sabato 13 ottobre 2012

ARTISTI DEL PAESAGGIO

Spesso ritorno a parlare dell'olivo  e della importanza che ha per il paesaggio.  Chi coltiva gli olivi e un artista, con qualunque sistema di potature, del terreno su cui si coltiva, e  ogni zona ha i suoi sistemi di coltivazione, di potatura, ma elaborati in tanti anni di pratica. Purtroppo si vorrebbe sempre un reddito che ad annate non dà, e oggigiorno vivere sui prodotti della terra è sempre più una impresa. Ma il paesaggio ripaga alcuni e mai chi lo crea. Sì, perchè coltivare l'olivo è arte in qualsiasi collina o bassa
 montagna e lo dimostro con queste foto scattate ieri nel comune di Larciano Montalbano pistoiese.

E ieri io e Chiara abbiamo toccato il cielo! nel vedere tanta bellezza! 6 ore di cammino in quel giardino che è la collina del Montalbano da una stradina all'altra incontrando ogni tanto qualche contadino intento a pulire il terreno per il prossimo abbondante raccolto.

mercoledì 10 ottobre 2012

PAESE MIO.......

Credetemi, oggi mi sento che è un giorno speciale: incontro una persona speciale che personalmente non conosco, ma da come mi ha scritto deve per forsa essere speciale.
Tutto è cominciato da un mio post del 2010, una poesia  dice la persona, un pensiero dico io, non sono un poeta ma un pesticciatore di sentieri.
Ebbene la persona che incontrerò è speciale perchè non ci stà a che il suo paese non abbia ricordi  e sta facendo una ricerca di fatti, persone, cose del passato, perchè il suo paese abbia storia e ricordi.
Nel post del 2010 ho scritto di una fattoria ora recintata e restaurata ma che intorno ha tanto abbandono. gli è piaciuta ed ha chiesto di incontrarmi. E' li che abitava mia madre da ragazza, è lì che mio padre l'ha conosciuta, è nella chiesa di quel paese che si sono sposati di notte perchè rei colpevoli, secondo il prete di allora, di avere -peccato-
Non ho da dire molto di quel paese  ma leggerò con piacere la ricerca fatta e spero che sia da esempio perchè altri facciano altrettanto nei loro luoghi, troppi pochi testimoni diretti siamo rimasti e per troppo tempo silenziosi.

martedì 9 ottobre 2012

IL TEMPORALE SFUGGITO

Ad ogni persona vecchia un disturbo da qualche parte del corpo gli arriva, io ne ho diversi. Uno di questi è un fastidioso ronzio nelle orecchie, a volte lieve, ma in certi giorni forte. E puntuale prima di un temporale, di una libecciata mi tormenta forte.
Avendo tempo da spendere seguo  le previsioni del tempo e tiro la conclusioni: è domani ..... ecco perchè il mio -ronzio mi tormenta!
Ieri l'altro mentre camminavo nel silenzio del bosco ero tormentato da un ronzio forte: eppure per domani le previsioni sono buone...... solo qualche debole pioggia nella Toscana meridionale.
E ieri mattina  mentre le previsioni davano sereno si è scatenato il finimondo: lampi e pioggia alluvionale, allagamenti dalla Versilia  a Lucca, Pisa fino ad Empoli.  Mezza Toscana in difficoltà: Scuole circondate dall'acqua, sottopassi, scantinati allagati, insomma il finimondo.
Niente, dice il sindaco di San Giuliano Terme, nessuno aveva avvertito.  previsioni sbagliate da tutti i servizi meteorologici.
Siamo  in clima di lotta agli sprechi: mettiamo al posto dei calcolatori, dei padreterni previsori 4 pensionati come me: chi col ronzio, chi con l'artrosi. chi un poco epilettico e avremo previsioni  più esatte, e se qualche volta sbagliamo pazienza: ma lo considerate il risparmio? 

lunedì 8 ottobre 2012

ANDAR PER BOSCHI

E stamattina ci risiamo messi in cammino, niente di nuovo : i monti Pisani con la speranza di trovare qualche porcino, i posti dove nascono li conosciamo. Giunti al solito spiazzo solo due auto, segno evidente che di funghi niente. Una bella bevuta ad una sorgente, una bottiglia di scorta e in cammino. Il primo che incontriamo : paniere vuoto. Abbiamo guardato in posti speciali: niente, solo dei finghi non commestibili. Decisione spontanea: il sentiero indicava Ruota, un paesello del computese, andiamo. Sentiero nuovo prima in pari, poi scende e scende aggirando un colle. La vegetazione mista di pino, corbezzolo castagno selvaggio e molti agrifogli. Subito una Penneggiola o Cernecchia un fungo molto saporito. Attenzione: non troviamo Porcini ma anche questo fungo è buono. Scendiamo ripidi e raggiungiamo una strada di bosco ma un'altra di recente costruzione ci attira anche se, strada nuova non da garanzie di continuità. Ma altri funghi della stessa famiglia. Siamo proprio nel mezzo alla foresta, ad una curva un solicello e due pietre ci invitano a fermarci e pranzare: frittata di uova sovrapposte un mezzo a due fette di pane, buonissime, una pera, un pezzo di dolce: crostata e l'inaugurazione del nuovo termos: avrà funzionato? si, un bel caffè quasi bollente. Ripartiti e arrivati nel canalone è finita la strada. Nella forra una grossa pozza di fango e acqua dove i cinghiali si sono esibiti.
E ora?; vediamo il rudere di un metato, lo raggiungiamo e da li il castagneto ci ha permesso di risalire il monte, raggiungere il sentiero di Fonte Cavallaia e da li l 'asfalto sino a Prato Calci . Mezzora di discesa e il cammino è finito all'auto. O che non contentavo la prostata? Abbiamo preso 10 h bottiglie di acqua  purissima.

domenica 7 ottobre 2012

PAESE NATIVO

Questo pomeriggio sono andato a Castelnuovo d'Elsa alla festa della via Francigena occasione per incontrare persone. E ne ho incontrate molte fra le quali due nuovi amici Peruviani conosciuti in occasione del cammino Coop con i quali ci siamo intrattenuti molto. C'erano molti figuranti di diversi palio della zona: Tamburi, sbandieratori, cavalieri, insomma una festa ormai collaudata. Naturalmente abbiamo fatto un giro nel paese, ma ovunque gente e tamburi, non era certo il giorno per vedere i luoghi del cuore: Guarda, dico a Chiara li ci stava, Geremia, da bambino rimasi colpito: credevo che i nomi che finivano con la a fossero femmine, quando vidi questo omone mi venne un dubbio: avrà la passera?,
Li c'era la bottega di Gelasio, grande poeta calzolaro,..... ma troppa gente, meglio ridiscendere in valle e ritornare un giorno qualsiasi. Non si può salutare gente e ricordare, alla mia età ci vuole tempi anche per i ricordi. 

sabato 6 ottobre 2012

Domenica di festa

Che giornata intensa ieri, al mattino presto corsa alla stazione per portare Chiara: Andata a Bologna dal nipotino,  poi ultimi - ritocchi- al sentiero .  Alle 14, 30 giù al circolo ad attendere i partecipanti la camminata coop: e uno o più d'uno, sono arrivati in tanti, non li  ho contati . circa una quarantina di persone. Tutto perfetto alle 17, 30 avevamo compiuto il percorso. Poi la coop a fine attività ci ha offerto un bel buffet. Bella iniziativa, la gente non domandava altro: quando la riprenderete, si ripartirà a primavera.
Ho salutato in fretta, alle18,30 arriva Chiara da Bologna: e quì apro il discorso Bat: il cane ha mugolato spesso, lo fà anche quando manco io, ma Chiara.... Quando l'ha vista scendere dal treno ha ululato dalla gioia, salita in auto l'ha letteralmante- mangiata, Chiara si è commossa e con le lacrime agli occhi ha detto: -non c'è parenti che mi vogliono bene come te-.
E oggi Domenica, sono quì tranquillo in casa senza sapere che cosa farò oggi: Io, Chiara, e Bat. Cosa si può chiedere di più?  

giovedì 4 ottobre 2012

LO ZUCCHERO RICORDI

Tante preoccupazioni oltre a sfamarsi l'importante era salvare la vita. Difficile era andare a macinare, il mulino era alla Dogana, si Patrizio, e le macina andavano con l'acqua dell'Elsa, e file interminabili di donne e vecchi, gli uomini validi i tedeschi li catturavano per portarli via, mia madre metteva un sacchetto di, chiamiamolo grano, in realtà, c'erano vecce, e orzo mischiato col grano , sul manubrio della bicicletta, ma non saliva, attenuava il peso. Fatto due volte il pane la farina finiva. Un giorno sentimmo delle esplosioni e subito arrivò la notizia che i tedeschi avevano minato lo zuccherificio di Granaiolo, si seppe che la gente trovava zucchero e mio padre fece coraggio e dopo ore arrivò a casa con un sacco di zucchero. Quando l'aprì era soltanto un melasso grezzo dolciastro ma non gradevole, lo depositò in granaio e chi voleva fra noi familiari si allungava una mano e si mangiava, la fame era tanta, le minestre allungate di mia nonna  non riempivano lo stomaco allora una manciata di quel melasso rienpiva, o perlomeno toglieva l'appetito.
In casa mia neanche una crosta di pane viene gettato, anche ai figli abbiamo insegnato il rispetto del pane.

nella foto CASTELNUOVO D'ELSA.

mercoledì 3 ottobre 2012

IL PROGRESSO

Pane e fichi... ma verrà il progresso, poi e venuto:
formaggini, prodotti a non finire reclamizzati, confezionati, comodi da spalmare.....
Eccomi quì ora, ma vuoi mettere: pane e fichi! e il mangiare genuino di un tempo.

E, nel frattempo, via le mucche dalla stalla, via la manodopera in fabbrica, si è distrutto tutto nel nome del progresso, per sentirmi dire da vecchio: che c'hai i fichi? buoni pane e fichi! peccato che il pane lo faranno con il grano inquinato dai diserbanti.

Niente tartufi per ora.?...

Ma è piovuto prima o poi nasceranno? niente preoccupazioni, li trovano, dove? si può pensare in altri paesi?. Cominciano le sagre e per ora purtroppo i cercatori trovano le vipere per i malcapitati cani, ne ho visti già due morsi e per loro c'è da sperare che siano femmine cosi le fanno figliare......E intanto nelle sagre la gente si accalca per mangiare il prelibato tubero. Ma se quì non li trovano.
Povero popolino, che non eri un gran chè lo sapevo quando votavi per Lui, Ma gli altri? gli altri che ti vendevano l'olio toscano a prezzo di pochi euro? disse bene Lampo: che venga il diluvio e le nane becchino le stelle:

lunedì 1 ottobre 2012

Camminare per conoscersi e conoscere

Con qualche linea di febbre e un tremendo maldigola, aller 16 di Sabato mi sono recato al tendone La Serra  ultimo appuntamento  della 4 camminate previste per questo autunno, il tempo non era dei migliori, qualche goccia di pioggia mezzora prima. Al mio arrivo mi vengono incontro diverse persone, alcune mai viste, riuscita anche questa , dico al segretario del circolo Coop. Alla partenza un bel gruppo, 10 di più del solito: Avevo scelto un anello dove potevo indicare il percorso ma quando li ho visti partire mi sono incamminato anchio. All'arrivo i saluti: ma ne rifarete camminate? In Primavera senzaltro, peccato ...... Via! dice il presidente, ne facciamo un'altra sabato prossimo..... Subito io propongo: circolo Arci La Catena  con percorso: il mio sentierino, la panoramica via Casine e se piove tutti in terrazza coperta a sgranocchiare qualcosa offerto dalla Coop. Ma volete dolci ho salati?, a casa mia si beve anche..... va bene a Sabato ma un ora prima le giornate scorciano.
E Sabato prossimo altra camminata e un'altro pomeriggio piacevole.
Queste sono le soddisfazioni della vita, lascio primarie, discussioni, battibecchi ai cervelli impegnati io sò organizzare bene solo camminate. 

ovvia rieccomi.

Dopo un brutto maldigola rieccomi e da stamattina ho ripreso la vita normale, non e' che ne sia fuori ma sento che sto' meglio. Estamattina sono andato con l'operatore a riprendere due percorsi per antenna 5.
Poi la sorpresa, primo la pioggia di ieri che allontana la siccità e questo pomeriggio  un tramonto da casa con i fiocchi.