sabato 31 marzo 2012

Rieccomi

Avevo deciso di prendere un poco di tempo per riposare quella poca materia che mi è rimasta dentro -la zucca- sempre ammesso che ci sia quancosa. Troppi avvenimenti,troppe delusioni mi hanno turbato, certo non mi è mancato il sostegno di voi o dei tanti amici, ma decidere di lasciare un partito dopo sessanta e più anni non è decisione che si prende a cuor leggero. Non ho fatto gesti ho decisioni clamorose ho semplicemente evitato di recarmi a riprendere la tessera. Il problema è tutto mio, nel mio intimo, non volevo far clamore, decisione mia personale, non voglio coinvolgere nessuno, ma dopo che quel partito ha imbarcato gente dalla faccia di dietro come certi PERSONAGGI -dalla cinghia a cento fori- per me è stata la mazzata finale. Te ne sei accorto ora? no! ma sarò sempre stato uno dal carattere difficile ma poi alla fine è prevalsa la parola unità. Ma ora mi sembrava di essere accerchiato dai -rinoceronti di Yunesco e li vedevo felici.
Che farò ora? resterò nel Limbo come altri?, se ci sarà da lottare lotterò, con quel poco che mi resta.

martedì 27 marzo 2012

lunedì 26 marzo 2012

In viaggio nell'aldilà. racconto a richiesta.

Sentivo un mormorio appena indistinto, parole appena sussurrate:-è daultimo! Ma il prete l'avete chiamato?, come faccio a chiamargli il prete? non li ha mai potuti vedere!. Ma in banca ci siete stati? Si sono daccordo col direttore appena .... girano tutto sul mio conto. E' altrimenti si prendono una bella fetta le tasse. Ma il funerale lo voleva civile?. Ha sempre detto che quando muore: arrangiatevi, se non volete sentire puzza portatemi dove vi pare anche sotterratemi sotto al fico.Io sentivo quello che dicevano avvolto in una nebbia sempre più fitta ho sentito appena le ultime parole: riposi in pace.

Una sega! un branco di vernmi cominciano a mordere in un attimo diventano migliaia. Quelli del cervello fanno subito una manifestazione perchè l'hanno trovato vuoto e reclamano una chiappa del culo. E l'anima li vicino non la cercava nessuno, pensai: se non mi muovo quì la situazione non si sblocca.
Andrò per primo al limbo visto che un credente non sono mai stato.Viaggiare in spirito che bellezza, hoo e si vola, senza il peso corporeo e frattaglie varie, senza il colesterolo, il codige fiscale, il cellulare, senza gli industriali lamentoni che con le tasse non si và piu avanti,senza quelli che dicono si stava meglio prima, meglio un uovo oggi che una gallina domani e intanto alle galline danno la miscela perchè facciano più uova, insomma senza tutto il superfluo che mi sono portato dietro per tutta la vita,senza la vita e la paura di morire....Ho! non finisco di fare queste riflessioni che sono davanti il limbo. Una scritta gigante: chiuso per ampiamento. suono al campanello spirituale un'anima nervosa si affaccia e dice in toscano: un vi si può mia piglià tutti, da quando darvin, carlo marse e pannella arrivano a valanga, meno male hanno fatto il p.d. e i comunisti vanno tutti in paradiso coi punti delle coop. Ora si deve fare il piano regolatore quello si discute anche nell'aldilà,
Proverò il purgatoruio, ma la parola non mi piace: una volta andai con Sante a bere l'aqua purgativa di pillo, non l'avessi mai fatto, cacai anche in mangiare prossimo.
Riparto in volo e in un attimo sono davanti il purgatorio, che disordine mucchi di anime da depurare ogni tanto a una arriva una messa in suffragio la depurano e la spediscono in paradiso. Ma penso: i rifiuti dove li metteranno? faranno la raccolta differenziata?: i moccoli da una parte,le bugie da unaltra, le falsità,da unaltra parte, poi i rifiuti speciali come le trombate dei preti.... Ho che discarica avranno, altro che PECCIOLI. Mi metto in fila ma quando arrivo dal depurante mi esamina poi grida: allinferno! Andare all'inferno è ancora più facile, si scende. Che postaccio! l'avete presente un posto dove non vorresti mai andare? peggio! Un grande cratere dove milioni di anime dannate si aggrappano in cima un tremendo precipizio, ma non vedo il fuoco: mia nonna mi diceva se bestemmi il diavolo ti brucerà nel fuoco eterno. Domando a uno : ma il fuoco? Spento.Dico come mai? Mi risponde; il diavolo si è fatto convincere tempo fà dalla reclame- il metano ti da una mano. Ora le anime russe litigano con le anime ucraine e non lasciano passare il metano. Il diavolo ha dovuto mettere a cassa integrazione tutto l'inferno. Ma vedo in mezzo quattro frati domando: cosa avete fatto? avete trombato qualche suora? Risposta: e ce la dareste buona non c'è in tutti i conventi una suora abbordabile, ci ha mandato il papa a bruciare monsignor Melingo. Stia zitto quello se non lo bruciano ci fà dannare: benedice le dannate e le tromba hooo e c'è la fila. O il diavolo non c'è? no!, è fisso in medioriente a fargli fare guerre. MA.. O che faccio, arriva la solita anima fiorentina dalla battuta facile: ma che ti garba l'inferno? è facile andarci: torni in vita nero, monti su una barcaccia sbarchi a pantelleria, ti porteranno in un centro poi scappa e vai a cogliere pomodori. Più inferno di così.
Io vado via dico al custode, non ti regge nessuno, ma ti avverto per andare in paradiso c'è una salita lunga come la fame. A proposito un ho più mangiato. Quì non si mangia, si fa in pieno di spirito. Entro nel ristorante il cameriere mi dice: menù unico, spirito alla diavola, per il pagamento: dieci moccoli e un accidenti alla camusso. Domando per il paradiso... e tu stai benino da quando un c'è più berlusconi si và a scalare: rinunci all'articolo diciotto e fai un pezzo. ti fai licenziare, un'altro pezzo, te sei pensionato rinunci alla pensione ti facciamo attaccare ad angiolino che ti trainerà in paradiso, arrivo dopo secoli in paradiso, che postaccio, il più grasso è Fassino,. sopra i monti poche anime privilegiate godono da maiali, tutti gli altri li radunano in una spianata e li trinciano. Mi spingono nella radura e vedo la fornero che guida una macchina trincia anime, mi si avvicina urlo!!!!!1 Salto in aria e mi sveglio! Mia moglie mi sgrida: non sei più giovane per digerire le cipolle a cena!!!

Tutti mi dicon maremma maremma.........

Diverso tempo fà scrissi che sarebbe bello fare un percorso trekking partendo dalla montagna pistoiese e raggiungere la Maremma e a differenza della via francigena in questo percorso c'è passata gente per lavoro e che lavoro: tagliaboschi, carbonai falciatori- mio nonno materno uno di questi- Gente che partiva e non sapeva se tornava sano per la malaria e per il lavoro in condizioni disumane.
Con tanta gioia ho ricevuto una imeil da un camminatore della montagna pistoiese precisamente di Maresca un ridente paese di montagna, mi chiede spiegazioni del percorso, vuole pertire come facevano nei secoli scorsi i suoi predecessori e raggiungere camminando Montieri, paese della maremma grossetana zona boschiva sulle colline metallife, spero di essere stato utile e se lo faranno mi unirò a loro in qualche tappa.
Non importa cantarla basta leggerla.
TUTTI MI DICON MAREMMA MAREMMA
MA A ME MI SEMBRA UNA MAREMMA AMARA
L'UCCELLO CHE CI Và PERDE LA PENNA
IO C'IO PERDUTO UNA PERSONA CARA.
SIA MALEDETTA MAREMMA MAREMMA,
SIA MALEDETTA MAREMMA MAREMMA......
Quando cammino il mio pensiero va a loro,ai contadini, braccianti, boscaioli, ai tanti giovani partiti militare. il sentiero è cammino, ricordi, e storia.

IL GIORNO DOPO, E SESSANTANNI Fà

Non sono ancora ristabilito dalla mia visita al luogo dove ho abitato da tredici anni ai diciassette. Sì ero passato qualche volta di fretta o con amici ma mai ero partito con l'idea fissa di vedere il cambiamento.
Venendo da sud, e scendendo dalla francigena non trovo più la Castellana, una strada bianca che scendeva a Castelfiorentino, sì vedevo il percorso che faceva ma era stata distrutta e recintata,che fare? Si scavalca e si cammina in quella piaggia immensa ondulata, ci teniamo sul crinale camminando sopra il pesticcio delle pecore con l'occhio a possibili cani maremmani. Il terreno sembra in cenmento da quando è pestato poi essiccato dal perdurare della siccità. E mi colpisce nel camminare più di un'ora senza vedere una farfalla, una lucertola, le scie delle chiocciole marinelle, il volare di allodole: niente piagge morte, senza lupinella, senza grani seminati piagge vecchie come me. Solo un piccolo temporale scurisce il cielo ma non preoccupa girerà da Varna, Gambassi, Montaione,tanto che vale piovere su questo abbandono.

domenica 25 marzo 2012

Ho voluto vedere

Lasciato l'auto in cima Orlo a pochi km da Castelfiorentino, ho percorso un tratto di Francigena, il più bello prima di salire a Gambassi Terme, quello dei piaggioni argillosi dal panorama immenso e prima di scendere sulla provinciale per Montaione abbiamo scavalcato la rete per pascolo per andare attraverso la collina verso- MONTAUTO- dove molte volte ho scritto parlando dei miei anni giovanili.
Abbiamo ritrovato un tratto della via Castellana dove nel passato passavano a piedi i contadini per raggiungere il mercato di Castelfiorentino, Ora in parte distrutta da recinti per pascolo e nella parte finale dalla cava della fornace.
Ho rivisto la casa del - ciottolo- non ho mai saputo il loro nome o cognome, erano chiamati il padre ciottolo, la moglie la ciottola, il figlio il ciottolino. Erano tre persone semplici e la gente di allora aveva dato questi soprannomi, passavano rigorosamente il padre avanti, la moglie dietro, il figlio per ultimo.
Poi ad una curva lo spettacolo deprimente dei lavori della nuova 429 la strada che unisce Empoli a Poggibonsi. E visto dall'alto è veramente deprimente. Si vedere la valletta che abbiamo coltivato come un giardino distrutta dalle ruspe non fà bene.
Ci siamo fermati sul poggio della ginestra di Santa Verdiana,ora molto spianato dai trattori, come è spianato il poggio che da il nome alla casa: Montacuto, tanto spianato che ci hanno costruito una villetta.
E dei tre poggetti spogli tanto cari agli antifascisti di Castelfiorentino. Il poggio del Coccolo, Montacuto e della ginestra dove i Primi Maggi del ventennio sventolava la bandiera rossa. Tutti e tre i poggetti sono spariti sotto i colpi delle ruspe.
Ho guardato Castelfiorentino ingrandito a dismisura, i tanti cambiamenti in peggio e a - coda fra le gambe- come un randagio sono ritornato indietro.

venerdì 23 marzo 2012

HO! 100!!


Che scrivo? ho davanti a me anche se non fisicamente 100 persone che possono leggere i miei pensieri, le mie impressioni, ma chi se lo immaginava qualche anno fà quando mia figlia mi mise davanti il compiuter, era il 2006, prima di allora avevo evitato di provarmi con una tecnologia così lontana dal mio vivere, io, contadino e tagliatore di tomaie, con una scuola alle spalle: la 5 elementare frequentata e interrotta dalle bombe e ripresa nel 1945. Molti di voi laureati, ho diplomati qualche volta sorrideranno se scrivo qualche cosa fuori posto, ma se mi pongo problemi è peggio, continuo a scrivere così a mano libera, anzi a dito libero visto che sulla tastiera non faccio progressi.
Vi ringrazio tutti, anche i non sostenitori che causalmente mi leggono,e seguirò con molto interesse anche se mi freno nei commenti, imparo molte cose dai vostri scritti che mi serviranno certamente da - GRANDE- visto che ho appena 76 anni.
UN SALUTO E UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

giovedì 22 marzo 2012

LA VIA FRANCIGENA

Ebbene sì la via Francigena è finalmente decollata, ce ne è volute ma ora è bello percorrere questo storico cammino perfettamente segnalato, dove sempre più spesso si incontrano non solo pellegrini, ma gente che ama il trekking come me.
Molti gruppi che passano da San Miniato percorrono le classiche tappe:Lucca- Altopascio, Altopascio -San Miniato, San Miniato- Gambassi Terme- Gambassi Terme- San Gimignano, San Gimignano- Monteriggioni, Monteriggioni- Siena-.
Tutte tappe interessanti e le consiglio tutte, ma per chi ha meno giorni e qualcuna di queste non può farle consiglio di partire da San Miniato raggiungibile per ferrovia:linea Firenze- Pisa stazione San Miniato- Fucecchio, da Firenze meno di 40 minuti, uguale da Pisa. Per chi viene in auto: Superstrada Firenze- Pisa, Livorno.Lasciato l'auto a fine trekking può ritornare in treno da Siena a Empoli e quasi sempre trova coincidenza per Pisa: pochi minuti e ritorna all'auto a San Miniato.
Da San Miniato a Siena il percorso è tutto collinare e mai uguale, zone a coltivi: vigna olivi, si alternano a bosco e piagge spoglie. E nel percorso ci sono chiese antiche torri borghi,fattorie,e i tanti gioielli:oltre a San Miniato, Gambassi Terme,San Gimignano, Colle vald'Elsa, Monteriggioni e Siena. E Le continue sorprese in questo incantevole tragitto ad ogni angolo.

LA MACCHINA DELL'ACLI memorie

Era il 1951 e a turbare ulteriolmente il clima mezzadrile contribuì L'acli, che per motivi di rottura e per potere portare voti alla d.c. comprò un trattore e una trebbiatrice,proponendosi ad agrari per la trebbiatura del grano. Al mezzadro non ne veniva niente, gli sconti li facevano agli agrari. A decidere chi doveva trebbiare spettava all'agrario, quindi il mezzadro non poteva opporsi, ma per la trebbiatura occorreva molte persone e i mezzadri si aiutavano a vicenda.Quando contro la volontà del contadino arrivò sulla prima aia la trebbiatrice delle acli nessuno volle aiutarlo, allora la provocazione arrivò fino a reclutare gente per sostituire i contadini. Arrivarono sulle aie i Carabinieri, si disse per proteggere chi voleva lavorare ma in realtà si voleva intimidire.
Non la faccio lunga, anche sulla mia aia arrivarono i carabinieri e un manipolo di sagrestani reclutati in tutta la valle. Tre eravamo i contadini su quell'aia e tre furono i giorni che fummo presidiati da due carabinieri seduti al fresco del gelso e riportati in caserma del padrone. Tutto tranquillo finì la trebbiatura sulla mia aia e ricominciò su un'altra.
Dopo mesi il padrone ci rimise le spese per la trebbia e per la manodopera, una cifra enorme, l'avvocato della cgil ci consigliò di non pagare.... Nel frattempo la falsa coop delle agli fallì e delle spese per la trebbiatura non ne vedemmo più. Rimane sempre il mio decennale dubbio e riserva quando si tratta di moderati cattolici e delle loro fregature.

martedì 20 marzo 2012

LA CARRATURA

Quando sapevamo la data esatta della trebbiatura due, al massimo tre giorni prima portavamo il grano falciato sull'aia e dovevamo fare in fretta perche il tempo era poco, quindi fra famiglie come per altri eccezionali lavori ci aiutavamo a vicenda.Una sera mi viene a chiedere l'aiuto Sante, che col fratello abitavano a due km da noi.
Bella l'amicizia fra le nostre famiglie, abitavamo in Vald'Elsa uno di fronte all'altro e per 5 anni eravamo una famiglia, poi noi trovammo un podere molto produttivo a 16 km, Sante ci prese in giro una settimana: torni oltre l'Arno vicino Fucecchio, un posto nebbioso e cisposo..... Dopo una settimana venne da mio padre e disse: si può trovare un podere dove tornate voi? L'industria conciaria e calzaturiera si sviluppava in quella zona inglobando molti contadini, capitò un podere lasciato libero e Sante col fratello tornarono vicini.
Quel giorno tutto andò liscio un viaggio con le vacche dietro l'altro e il grano era sull'aia, C'era rimasto da portare due mucchi di avena, che se portati uno alla volta ci voleva di più tempo.... Li carichiamo tutti e due in un carico. Così facemmo ma iniziata la salita il carico legato male scivolò indietro, ad una vacca si sciolse il giogo l'altra inalberandosi il carro rimase appesa al collo, un attimo e Ivan il fratello di Sante come un lampo si aggrappò alla stanga del carro e col coltello tagliò la fune. fù rapido altrimenti la vacca le cadeva addosso.Tutto fini bene ma quando finimmo c'era in cielo già la luna.

lunedì 19 marzo 2012

FRANCIGENA NON SOLO PELLEGRINI

Ieri abbiamo deciso di fare una camminata in pianura. Al mattino ho potato gli olivi, dopo un riposino un km di macchina ed eccoci a parcheggiare davanti la casa del popolo della Catena, una frazione del nostro comune. Da qui inizia un percorso bellissimo: un argine in pochi km ci conduce all'argine dell'Arno e da quello al ponte di Fucecchio,diversi km senza incontrare nessuno, poi ecco la convulsa regionale per il paese di Montanelli, la attraversiamo e continuiamo sull'argine risalendo il fiume. Eccoci sulla via Francigena e subito vediamo davanti a noi un gruppo di persone in fila indiana con zaini enormi, li raggiungiamo domando che tratto facevano, mi ha risposto una donna: Lucca - SIENA. Bella scelta dico, anche se da Lucca a San Miniato c'è del bello ma anche tanto asfalto, ma da domani vedrete comincia il bello: da San Miniato la Francigena è su sentieri e strade bianche. Mi dice la donna che i dodici componenti del gruppo sono un pò da zone diverse, la guida è piemontese.
Sono abituato a vedere passare gente con crocifissi, due volte li ho accompagnati per un giorno, prima di partire le preghiere, io un po controstomaco ma per rispettare i presenti ho biascicato qualcosa anchio.
Quel gruppo di ieri uno mi ha detto chiaro e tondo che dall'aldilà non si aspetta niente, ha scelto di percorrere un tratto di Francigena per la storia e per la grande passione del camminare. Mi sono sentito sollevato non perchè uno non crede, ma perchè finalmente un percorso storico diventa realta per tutti.

domenica 18 marzo 2012

La libertà

C'è gente che è abituata ad imporsi specie se hanno poteri di visibilità e dicono: tu devi fare, io se mi pare, li cerchi per telefono non rispondono, si rivolgano con linguaggio decisionale ma non fanno i conti con chi parlano. Mi sono a volte trovato davanti simili personaggi che ti guardano dall'alto in basso: te, povero vecchietto, come un derelitto. A certa gente dico: sono una persona modesta ma orgogliosa della mia libertà, non mi hanno preso neanche per bisogno quando ci dicevano: se lasci la tessera del p.c.i ti diamo il podere buono, non mi hanno preso per soldi quando ero operaio: ti faccio caporeparto se non scioperi. Non ho in vita mia avuto agiatezze, anzi ho dovuto lavorare sodo per vivere, ma mai mi sono piegato a ricatti.
Figuriamoci ora che - il più l'ho fatto- se mi sottometto a piccoli aggiustamenti, faccio ora proprio come mi và in barba a visibilità o cose del genere. Mi piace inpolverarmi ho pestare fango a seconda della stagione, andare dove credo meglio senza aggiustamenti, la libertà prima di tutto!

La processionaria


E malgrado due trattamenti per eliminarle eccole li che passeggiano davanti casa.
Devo evitarle altrimenti mi mandano al pronto soccorso. Sono le terribili processionarie, emettono una polvere orticante tremenda. devo stare attento ai bimbi, ma soprattutto al cane che curioso può masticarle e il gonfiore in gola può essere letale.

sabato 17 marzo 2012

strade bianche




Ho cercato di renderle più note a chi scende di casa, va in ufficio, fabbrica, bar ma non sà come è bello camminare in spazi infiniti,sentire frusciare il passo su foglie o polvere, sentire appiccicarsi alle scarpe terra argillosa, vedere boschi, piagge, vigne, borghi, alzare il bavero o togliersi la giacca. Strade bianche non posso tradirvi, ritornerò a percorrervi fino in fondo, non devierò per sagre o mercatini, là è il mio mondo e là resterò.

venerdì 16 marzo 2012

Memorie: il dottor BENSI


Scolorita ma la targa di marmo è sempre lì alla porta di una villa che dall'esterno sembra abbandonata. Si nel 1949 dopo molti mesi che mi portavo una febbretta tutti i pomeriggi e i diversi medici segnavano cure costose, mia madre molte volte vendeva uova e polli per permettermi la cura, di soldi ne vedevamo pochi.Iniezioni e riposo, sentenziavano,ma tutti i pomeriggimi controllavo la temperatura 37, 3- 37 ,4- I miei erano disperati, dovrà questo ragazzo, quando guarisce cercare un lavoro di meno fatica....
Un giorno mia madre mi disse: lavati bene, era un lusso anche lavarsi in estate lassù a Montacuto,che ti porto dal dott. Bensi. E varcammo un pomeriggio proprio quel cancello all'inizio della Lama. Ecco, dopo una visita accurata che il dottor Benzi sentenziò: Questo ragazzo non ha niente, cresce troppo e questo è la causa di tutto. Le segno una cura ma mi raccomando deve fare una vita normale, lavorare, senza strapazzo ma deve essere attivo e la febbre non se la misuri più. Attenzione a cambiarsi quando suda, ma deve essere attivo. Al ritorno ero già sollevato, il mio vecchio amico Santi che ricordo sempre con affetto per avermi insegnato le cose più strambe del mondo mi disse: Te la darei io la cura: legarti le mani di dietro, comunque se proprio devi..... meno e più spesso.
Ieri sono passato e vedendo la targa mi sono commosso devo anche a quel medico se sono diventato una roccia!

Anello castellano: che sorpresa!





Stamattina finalmente una giornata da zaini, di andare lontani non avevamo voglia, lasciato l'auto a Granaiolo campo pesca e per il percorso risalendo il fiume siamo giunti alla periferia di Castelfiorentino, attraversato il paese saliti a Quercecchio, Pallerino. Granaiolo. Ma il bello avviene quando saliti la collina di sala un auto si ferma, un uomo dice: un momento: ma tu sei il Martini quello che in tv presenti i sentieri. Sono Martini anchio, ma lo conosci quello? quello li che scende da potare l'ulivi è proprio lui FRANCO BITOSSI, mi si avvicina mi da la mano, lo riconosco, il grande campione di ciclismo che ho seguito in tv, ai circuiti il famoso cuore matto, solo quel piccolo difetto non gli ha permesso di vincere giro o tour.Il Martini che mi ha salutato è un amico intimo di Bitossi, anche lui correva in gioventù, mi dice. andavo forte, ma gli altri andavano più forte di mè, dice scherzando. Bitossi se nè andato e il Martini muratore era vicino casa, abbiamo potuto ammirare la bravura che mostrerò nella foto.
Nel finale siamo calati su Granaiolo per stradine sconosciute e siamo finiti nella villa del marchese Pucci,ma un varco provvidenziale nel reticolato ci ha fatto uscire.

giovedì 15 marzo 2012

CAMMINO E RICORDI

Dal borgo dopo un breve tratto in pari sulla comunale si entra nella stradina che in pari raggiunge una abitazione, finisce la ghiaia e sempre in pari costeggiando bei filari di olivi diventa strada in terra battuta, due persone potano gli olivi. Ora finisce il coltivo e finisce la stradina, un sentiero incavato fra due cigli scende ripido dentro il bosco, poi curva e spiana, ora il sentiero appena tracciato attraversa il bosco col suo altalenante procedere, bello e selvaggio questo passaggio, ai lati le prime fioriture, si scende ancora ed eccola là, si intravede ancora la casa colonica dove è nato quel minuto ragazzino,che divenne un grande ciclista. Era una freccia in salita Primo Mori, dice Enzo, difatti se vinceva, vinceva per distacco, Quando è passato professionista lo volle gregario Gimondi, vinse quella famosa tappa al tour a Gap..... Ma io col pensiero ero col padre, persona buona gran lavoratore di un podere di collina,lo ricordo silenzioso alle riunioni sindacali dei contadini mezzadri, non mancava mai anche alle manifestazioni..... Ora si sale l'altro versante della collina: ecco un altro rudere, ci abitava un immigrato dal sud anche lui bravo e combattivo contadino. Ecco, indico ad Enzo, questa grande casa ci abitavano due famiglie. in basso la concimaia. il letame veniva calato dalla stalla dentro il pozzetto al centro, bagnato e steso sul monte del concio,dopo due mesi era un comncime naturale perfetto.- Vado a vedere la stalla-, occhio è tutto pericolante, ci affacciamo piano: intatta la ritoia con i fori per le funi,.....Eccoci in salita verso la fine del cammino, ecco il borgo appollaiato sul cucuzzolo della collina. Bel percorso Maresco, il 31 la camminata Coop sarà un successo, dice Enzo consigliere del Coop di zona.
Verranno certamente molte persone già le adesioni sono molte e vedranno bella questa valle che un tempo era bella davvero quando decine di contadini la cesellavano.

Una dedica






Primavera si annuncia con belle fioriture. Queste foto Le dedichiamo alle amiche blogger. Maresco e Chiara

martedì 13 marzo 2012

L'orto vuol vedere l'uomo morto.

Da stamattina si incomincia a lavorare nel terreno sul serio: puntatina al mercato di Fucecchio, si Fucecchio non è famoso solo per il paese di Indro Montanelli o per la tanta storia data dalla via Francigena, ma essendo intorno zona agricola ha il Mercoledì un grande mercato dove si trova di tutto. E stamattina mi rifornirò di piantine di pomodoro, di insalata. Poi prenderò 10 pulcini, che non si sappia in giro, la volpe è sempre in agguato. I pomodori li impianterò in serra, è ancora presto per fidarsi del clima.
Continuo la potatura degli olivi, le patate novelle sono nate bene ma vogliono una zappatina del terreno, i ceci li ho seminati ma il terreno per seminare fagioli attende la vanga.
Da oggi in poi cantando e vangando al ritmo della locomotiva di Guccini cercherò di fare tutti questi lavori e stonato come sono spero di far piovere.... ce ne vuole di pioggia.

COME NON DARGLI TORTO

Un servizio al telegiornale ha mostrato contadini davanti al parlamento che gridavano ladri!. Una manifestazione contro la nuova tassa, l'imu sui fabbricati.
Ma ce lo immaginiamo quanto volume deve avere un contadino per lavorare:cantina, stalla, rimesse per trattori e attrezzi vari,rimesse per fieno ecc. Ma come fà un contadino a vivere strozzato da tutti. Ve lo immaginate a chi la neve ha fatto crollare il tetto delle stalle, a chi la siccità, le gelate, i mercati in mano a strozzini in più devono pagare l'imu su tutto?. Poi si auspica il ritorno sulla terra? Lo chiedano ai diversi contadini che per non far corrodere i tanti mezzi meccanici hanno costruito rimesse, per non sciupare il fieno uguale. Già si vedono vigne e oliveti abbandonati, ora anche questa mazzata sulla testa.
Gridavano ladri! e facevano bene a chiamarli così: perchè molti parlamentari proteggono chi non ha bisogno di tanti volumi non per vivere ma per fare soldi: avvocati, notai,farmacisti ecc, a loro non occorrono capannoni, stalle e quantaltro: gli bastano le banche a proteggerli dal- maltempo- e si puo pensare anche le banche svizzere.

lunedì 12 marzo 2012

ADDIO MARIO

Ci sono delle persone che anche se le incontri raramente ti riempiano il cuore di gioia. MARIO CATARCIONI era uno di quelli. Ci siamo incontrati tante volte quando il dovere di cittadini ci chiamava: Alle commemorazioni della resistenza, a manifestazioni per la pace ecc. Lo vedevi, si notava bene col pizzetto e il portamento eretto anche quando gli anni erano molti. E nei tanti anni che risiedo a San Miniato come entravo in piazza era lì che conversava davanti l'edicola.
Un giorno mi ferma: ma sei tù che hai critto quel bel libro e disse il titolo del mio libro,mi fece tanti di quei complimenti incoraggiandomi a narrare ancora. E l'ho fatto. Ho portato il mio secondo libro appena mi è stato possibile. Belli e lucede le sue riflessioni sulla vita, sulla politica, sulle religioni delle quali come me era distante.
Andrò in paese e non lo vedrò più. Era il- Maestro- era un pezzo della cultura samminiatese, grande cultore che sapeva parlare agli umili come me con semplicità e con efficacia, ascoltandoci.
Trasporto civile domani e ci sarò domani nel paese dei vescovi che lui non odiava ma riteneva la loro opera inutile.
MI MANCHERAI MARIO.

domenica 11 marzo 2012

MONTE BARGIGLIO: l'occhio di Lucca


Lasciata la Fondovalle come la chiamano i locali, eccoci con la pandindina ad arranpicarsi verso quel paesetto adagiato a biscondola, come si diceva un tempo in vald'Elsa, ciè a sole.Cune uno dei tanti paesetti della media valle del Serchio ci accoglie in silenzio, è Domenica molti dei poco più di cento abitanti riposeranno nella loro quiete dopo una settimana di fatiche e rumori nelle cartiere di fondo valle, alcuni saranno qià per orti a preparare semine.
Questa escursione è particolare: mi hanno promosso per oggi-accompagnatore- del gruppo trekking Etruria il gruppo del quale faccio parte da poco. Lasciate le auto ci siamo incamminati per le stradine del paese per ucire ed incamminarci in salita verso il Romitorio. Alcuni si aspettavano spiegazioni storiche ma aimè non ho spiegato niente, ho una concezione del camminare tutta mia. Si cammina per conoscersi e per conoscere l'ambiente che vediamo, approfondimenti possono essere delle forzature, io la penso così: chi vuole approfondire conoscenze ci sono libri, internet ed altro, quel giorno che stiamo insieme camminanto è già un buon risultato se nasce una amicizia, se ammiriamo un luogo sia paese, monte, collina bosco ecc. Io ieri l'ho raggiunto. ho conosciuto persone stupende con le quali spero di fare altre belle camminate.
E lassù sul cucuzzolo del monte Bargiglio dopo avere ammirato lo stupendo panorama, giù gli zaini e tutti ad addentare panini e conversare.

venerdì 9 marzo 2012

QUEL RUMORE DI PIAZZA

Per tutta la vita ho lottato con voi,ho sofferto con voi sui pulman, nelle tante manifestazioni per avere più dignità nei luoghi di lavoro sia nelle campagne che in fabbrica, oggi non ero con voi fisicamente ma ero con voi con tutto il cuore. Eravate tanti, più di quando eravamo ai miei tempi perche voi , in un momento molto difficile avete dimostrato di sapere difendere la dignita del lavoro. Sì!, mi è piaciuto quel rumore di piazza e vi dico grazie operai F.I.O.M!!!!!!!!!!!!!!!!!

giovedì 8 marzo 2012

CHE MATTINA!



Mi sono alzato anche stamattina prima dell'alba,anzi ci siamo alzati io e Bud e ogni tanto, come è abitudine faccio alcune riflessioni. Stamattina voglio tirale le somme su questo inverno difficile, per il freddo, per le emozioni, la morte di Trek, bischerate per quello che succede ad altri ma per un vecchio come me possono lasciare il segno. Col freddo me la sono cavata senza influenze, mentre Trek non si dimentica facilmente. E' arrivato Bud con irruenza giovanile a farsi spazio nei nostri sentimenti, c'e nè voluta ma ora è riuscito. Ora devo, dobbiamo, uscire fuori dal chiuso che ci ha costretto l'inverno, per fortuna ho tanti amici che mi propongono iniziative. Comincerò da domani pomeriggio con l'anteprima di Terra nostra, ci ritroveremo con tutto lo staf a presentare alla stampa la nuova serie, già abbiamo registrato un sentiero, Domenica mattina per la prima volta guiderò gli amici dell'Etruria all'Occhio di Lucca,un trekking spettacolare sia per l'arte che soprattutto per i panorami, tempo permettendo. Non rimane che augurarmi un -Forza Maresco-, gli annacci sono in agguato, bando alle malinconie fuori spunta l'alba, ce la farai anche questa volta a vivere il mondo.

lunedì 5 marzo 2012

ACQUA: PIOVE FINALMENTE.

Dopo tante prove a vuoto, sgocciolatine niente più,ho sentito questa notte che pioveva, una pioggia vera, mi sono rilassato, e ho pensato : speriamo che duri. Non ho mai visto la siccità in inverno, in estate sì,e in gioventù era tremendo, restavamo senza un goccio d'acqua e per procurare quella poca dovevamo andare col carrobotte nel fiume Elsa distante tre km, immaginatevi il risparmio, mia nonna quando versavamo l'acqua per lavarci nella bacinella, gridava: ho quanto vi lavate!!
Se in estate passava un giovane contadino profumato due erano le cose: ho si recava dal medico ho lo vedevi salire in treno gagliardo per recarsi ad Empoli, dove c'era l'unico casino. Si, perchè sia il medico che le prostitute lo sgridavano chiamandolo sudicio, questo si sapeva, e prima di correre rischi li vedevi partire lindi come specchi.
Ho in dove vai! mi diceva mia nonna vedendomi sprecare tanta acqua: dal dottore, dicevo serio. Lei subito: ho che ti duole il bischero che hai nel cervello!. Non
andavo in casino ma a ballare si, non nego di esserci stato,ci andavano tutti anche per curiosità.
Bè,l'acqua arriva regolare nelle abitazioni e molti che non hanno terreni godono del beltempo, ma ci sono in questa zona torrenti, importanti afluenti dell'Arno che sono asciutti, non si era mai visto a fine inverno tanta siccità. Piove governo ladro, ma il governo è sempre regolare è la pioggia che a volte manca o ne viene troppa!

amico dell'orto





Stamattina ho finito finalmente di vangare l'orto. Poco prima di finire chi ti trovo? un bell'esemplare di rospo.Dopo le foto l'ho messo al sicuro sul ciglio.
Mi è venuta subito alla mente questa poesiola che mio padre mi recitava da piccolo.

STAVA NEL MEZZO A UN PRATO
UN GROSSO ROSPO MEZZO ADDORMENTATO.
DI PASSANDO A CASO
LO VIDE UN CONTADINO COMTADINO, UN CERTO MASO.
LESTO! VA A PRENDER UN PALO GROSSO PER TIRARLO ADDOSSO AL ROSPO.
FERMATI! LE DISSE IL POVERO ANIMALE
COSA TI HO FATTO MASO MIO DI MALE?
ANZI, TI FO' DEL BENE,
TI NETTO I PRATI D'OGNI TRISTE INSETTO.
MA..... TU SEI BRUTTO...
E SANTO IDDIO
SE SON BRUTTO CHE COLPA NE HO IO!

domenica 4 marzo 2012

I due io


Oggi ho passato quasi tutta la giornata in una sagra paesana con gli amici di antenna5 ,per le riprese tv della sagra in quel delizioso borgo medievale di Montopoli in Valdarno. Hanno ripreso le diverse realtà di una sagra dall'interviste al sindaco, al presidente della pro coco, all'intervista ad un famoso cuoco,alle varie mostre e alle tante bancarelle. Io a fine ripresa dovevo registrare, come ho fatto, un percorso attraverso la campagna montopolese. Difficilmente vado dove sono feste, sono rimasto sorpreso al passaggio di come la gente mi salutava, mi fermava chiedendomi di quel luogo, quando si vedrà le riprese che facevamo. Fa piacere vedersi coccolare dalla gente, diversi quando mi vedevano dicevano: ecco il camminatore. Ma io, abituato a percorrere sentieri e campagne passare una giornata fra bancarelle che vendono prodotti inutili o quasi,vedere la gente fare la fila per mangiare li ammicchiati gomito a gomito stretti per far posto ad altri mi sembrava una tortura abituato come sono a pranzare si cigli ho in casa. Mi piace la libertà degli spazi, ma mi piace anche essere utile e io posso essere utile solo così: invitare la gente a camminare e conoscere le nostre campagne, non solo a conoscere i cibi della nostre campagne manipolati da cuochi fantasiosi. Da ora in poi dovrò adattarmi a questi due io: quello di sempre amante degli spazi di campagne e quello che vogliono diverse persone che guardano la tv: vedere quell'ometto dai capelli bianchi che si da da fare per far ammirare a persone distratte la bellezza che hanno dietro casa.
Nella foto Montopoli: torre di Castruccio e poggio della rocca.

sabato 3 marzo 2012

E STAMATTINA SI RICOMINCIA

Ebbene da stamattina si fà la prima ripresa della nuova serie di TERRA NOSTRA, la decennale trasmissione tv di ANTENNA5 CANALE 72 che trasmette da Empoli, nella quale è inserito un mio percorso trekking. Si comincerà alla grande da Montopoli in Valdarno. Montopoli trovandosi nel medio evo in terra di confine fù teatro di tante battaglie,la più famosa: la battaglia di San Romano che Piero Uccello ha immortalato nel famoso trittico. uno agli Uffizi, uno al Louvre, uno al gallery museo. altra battaglia fu la difesa dall'attacco di Castruccio Castracani che fu ferito e dovette ritirarsi. Il Boccaccio definì Montopoli insigne.
Fra i monumenti più importanti La torre di Sant'Andrea, nella omonima piazza panoramica, l'arco di Castruccio, subito fuori la chiesa del soccorso e tanti altri monumenti e chiese, manca la rocca distrutta dai Tedeschi nel 1944 ma dalla collina nel centro del paese c'è un panorama mozzafiato.
Montopoli ha una collina coltivata ad olivi, famoso è l'olio di oliva mignola.
Io naturalmente riprenderò la bella campagna, che vi mostrarò in un prossimo video. CHI VUOLE VEDERE L'INTERA TRASMISSIONE CHE ANDRà IN ONDA IL 28- 03 SI PUò VEDERE COL COMPIUTER CLICCANDO WWW ANTENNA5 TV. DOPO IL 28

venerdì 2 marzo 2012

I LADRI DI OPERE D'ARTE

-Buon giorno Mario-, -buon giorno dottore,ma..., io non l'ho chiamata,- -si lo sò Mario ma passavo e mi sono fermato a vedere la chiesetta- Bella davvero. -Un tempo tutti gli anni veniva fatta in Agosto una grande festa,disse Mario, al mattino la messa, al pomeriggio una processione con tanta gente, era da secoli che si celebrava e diverse coppie devono il loro sposarizio a questa festa,poi con gli anni e la guerra non si è fatto più niente, Ora la teniamo pulita e aperta a chi vuole vederla e nel mese di Maggio mia madre con altre donnette vi recitano i maggi.-
Allora la tieni sempre aperta?- sempre!. Ma lo sai Mario che quel quadro specchio alla parete è del settecento e vale parecchio? Boo, ho dottore!, io riconosco bene una vacca chianina, una frisona ho una mucca pisana, ma poi se un quadro ha valore ho è uno scarabocchio un lo sò.
Senti Mario, io quel quadro lo vedrei bene in casa mia, tanto prima o poi qualcuno se lo prende. Facciamo così io lo faccio sostituire con una copia uguale, a Firenze c'è uno che è un genio a fare copie uguali.... False!, disse Mario. Diciamo uguali. Altrimenti che fine farà? Ne ho già parlato col prete, lui non sa niente...... Una sera vengo e lo sostituisco.
Un momento dottore! lei porterebbe via il quadro dalla chiesa? disse Mario, Ma cosa temi il peccato?disse stizzito il dottore. Senta dottore, a differenza di tanti io non sono un credente ma sono una persona onesta e finchè io abiterò in questa casa con accanto la chiesetta nessuno toccherà il quadro, anzi da ora in avanti la terrò chiusa a chiave e mi raccomando, occhio, io non starò zitto.Non me ne voglia dottore io sono fatto così.
Dopo due anni Mario lasciò la casa e andò mezzadro in un altro podere lasciando quello che aveva trovato. Sono passati tante decine di anni da questo episodio i personaggi sono tutti morti e ora posso raccontare.

RICORDI E PRETI






Stamattina dopo tanto tempo zaini e via, non lontano ma in cammino tutto il giorno.
Abbiamo lasciato l'auto in un paesetto vicino Pontedera e sempre nella parte orientale di questo comune, una zona agricola molto bella e dopo due ore camminando dentro un bosco e in leggera salita siamo giunti a mezzogiorno alla chiesa della Madonna di Ripaia. Una chiesa del 1300 in un cucuzzolo bellissimo, dove fra l'altro ci sono tavoli da pic nic. Dopo pranzo sdraiati al sole abbiamo commentato, come avrebbe fatto mio suocero sulla condizione del prete in questa parrocchia nel passato, zona agricola fra olivi e vigne.
Quanti galletti avranno mangiato nel passato i preti in un posto così? Quando uno nel passato fra i contadini era più- in carne- si diceva: sembri un prete o un fattore, difatti ai pranzi dei matrimoni, delle trebbiature, delle svinature, nei frantoi e tante altre occasioni a capo tavola c'era sempre il fattore col prete a fianco.
Li vedevi arrivare sul calesse del fattore e subito riveriti e messi a capotavola e serviti per primi e con i migliori bocconi. Poi c'erano parrocchie, che vecchi possidenti per andare in paradiso lasciavano alla chiesa, ma la chiesa non mangiava, i preti sì, i contadini dovevano portare un prosciutto e due capponi per legge e se la chiesa aveva diversi poderi, erano diversi prosciutti, diversi polli o capponi.
Mentre scherzavamo mi sembrava di vedere diversi preti grassi procedere a processione lentamente portandosi dietro la tanta ciccia acquisita in tante pappate.
Via, dice Chiara,rimettiamoci in cammino e visitiamo questo paese dal nome agricolo, Treggiaia, piccolo ma grazioso a cavallo fra il Valdarno e la Valdera.

giovedì 1 marzo 2012

rispetto per chi lavora

Ieri pomeriggio sono andato nell'ufficio della mia assicurazione per fare una variante , cosa di un minuto; quando quasi a fine pratica si è bloccato il compiuter, l'impiegata ne ha provate di tutte, niente da fare, non era colpa da li ma dal terminale, mi si scusa e comincia a telefonare trovando sempre occupato, passa del tempo e io vedevo il disagio di questa ragazza, sono intervenuti altri colleghi anche forse il capufficio, niente. Ogni tanto mi diceva : scusi,intanto passava il tempo, io li seduto attendevo, non guardavo l'orologio per non sembrare scortese, mia moglie mi attendeva in una casa e non aveva il cellulare, poi dovevo ritirare l'auto alla concessionaria. Mi hanno offerto un caffè, non ho accettato solamente perchè non prendo caffè al di fuori dei pasti principali. ALLE 18, 15 dopo molto attendere hanno rintracciato quello giusto e zacchete! trenta secondi e la pratica è pronta: Mi hanno ringraziato e si sono scusati per il disagio, io ho risposto alla mia maniera: sono in pensione e del tempo ne ho da vendere.
Avrei voluto dire che in 76 anni almeno una cosa l'ho imparata: avere rispetto per chi stà lavorando. Per la cronaca: ho preso la Panda. ma non per rispetto a Marchiorre lui non lavora, torturerebbe chi lavora.