lunedì 14 novembre 2011

MEMORIE: POGGIO TEMPESTI


Quel borghetto che si vede nella foto, tre case, una chiesa e intorno case immerse nei vigneti del Cerretano- Cerreto Guidi -fi- Ha una bella storia per la resistenza fatta alle squadracce fasciste nel 1921.Si chiama Poggio Tempesti perchè vi hanno nel passato abitato famiglie con il cognome Tempesti. In quel borgo nel mio peregrinare con la famiglia da un podere all'altro vi ho abitato per 5 anni. Anni nei quali i vecchi mi anno raccontato:- Essendo questo borgo la quasi totalità socialisti i fascisti di Cerreto Guidi organizzarono una spedizione punitiva , ma sapendo che i -poggiaioli- così comunemente chiamati erano gente di carattere si fecero dare man forte ai fascisti di Empoli. Arrivati nei pressi del poggio Tempesti furono accolti a fucilate, uno vi morì dovettero arretrare. I popolani del Poggio Tempesti con solo i fucili da caccia tennero in scacco per tre giorni la milizia di mezza Toscana, Poi dovettero arrendersi e ci fù una dura repressione. Quasi tutti gli uomini furono portati in galera per molti anni. I fascisti cambiarono il nome che le diedero il nome di Poggio Pacini, nome del fascista morto, che nessuno chiamò con quel nome il borgo. Nel dopoguerra fù ridato il suo nome originale. Ho avuta la fortuna e l'onore di conoscere, ormai vecchi i Tempesti, un gruppetto di antifascisti che tennero in scacco per tre giorni gli squadristi di mezza toscana.
Questo pomeriggio possando da lì mi è ritornato alla mente quell'episodio.
Nella foto Poggio Tempesti visto dalla collina difronte, in lontananza Montecatini Terme e l'appennino settentrionale.

3 commenti:

Ernest ha detto...

mi è arrivato il profumo della liberazione.
grazie

patrizio spinelli ha detto...

Oh Maresco, io bonino, hai abitato sempre in dei bei posticini, eh?!?

Unknown ha detto...

Forse non vi siete fatti raccontare tutto dagli anziani del luogo. lei è informato dei motivi di quella improvvisa spedizione punitiva? Come lei giustamente dice,in quel luogo i fascisti erano pochi e conosco il fatto che alcuni di essi davano fastidio ad abitanti fascisti,decisamente 'innocui'c,furono costretti a denunciare i fatti. Se vi fosse stata convivenza civile fra gli abitanti ciò non sarebbe accaduto e i due giovani non sarebbero morti.