lunedì 21 marzo 2011

memorie e abbandono


Finito il lavoretto agricolo abbiamo fatto una camminata pomeridiana intorno il castelletto fattoria Montebicchieri. Siamo calati in Gabbiano, una valletta molto riparata dalla tramontana e oggi ho voluto raggiungere fra i rovi la casa dove hanno abitato i Martini l'altro ramo di famiglia lo zio e i cugini di mio padre.Sono entrato fra i rovi ed ho visitato i ruderi della casa. Ma nella memoria lho vista tale e quale come la vidi nel 1945.
Mi disse mio padre: i miei cugini sono tornati tutti e quattro dalla guerra e Domenica fanno un desinare per festeggiare il ritorno.
Con la cavalla al calesse partimmo da Castelnuovo per Montebicchieri e scendemmo in quella valle giardino,tutto era coltivato, campi di erba medica filari di viti e la collina tutta un corollario di ulivi splendidi. la casa era, ed è tuttora ai piedi di una collina, sul lato collina una vaschetta dove zampillava l'acqua.
Ci mettemmo a tavola in tanti tra grandi e piccini: Arrivarono per antipasto vassoi di crustini, poi la minestra col brodo di pollo e magro di manzo lesso,il conorno non lo mangiai,poi pollo arrosto in forno- quello dove cuocevano il pane, altri contorni ed infine cantuccini e pasta reale. Appena salii sul calesse mi addormentai.... Torno spesso in Gabbiano, è tutto un abbandono, bosco,macchia, solo il pianetto è parzialmente coltivato, la casa col tetto franato e dove zampillava l'acqua c'è una pozza di fango dove si sguazzano i cinghiali. Oggi, davanti a quella casa mi sono domandato: chi è più rudere la casa mezzo franata o io? forse tutti e due. Invece siamo in tre! io, la casa e parte della campagna Toscana abbandonata a se stessa.

4 commenti:

Sandra M. ha detto...

Com'è bella questa casa, Maresco! Che delitto, abbandonata così...avessi le possibilità.....
Ma, come si dice,chi ha il pane non ha i denti con quel che segue.

Lara ha detto...

Che tu sia un rudere non lo credo per niente.
Strano che quella casa non venga acquistata.
C'è sempre una grande caccia alle case abbandonate che, una volta ristrutturate, diventano bellissime.
Ciao Maresco!
Lara

maresco martini ha detto...

Ce ne sono a centinaia di coloniche abbandonate le più sono di grandi aziende agrarie che curano la riserva di caccia, qualche vigneto il resto và in malora.Ce ne sono altre ancora peggio che ristrutturate ad appartamentini vengono acquistate da gente di città che hanno disagi e non si adattano: al rumore di trattori, alla polvere, agli spostamenti per lavoro, agli insetti in estate, poi i figli non possono andare a danza,a musica,il dentista, ecc, ecc la campagna è bella per gente di città solo per un fine settimana. Quando arrivano sono entusiasti, dopo poco guardano noi stanziali come martiri.
Oppure chi ha un poco di soldi compra, restaura e recinge come fosse un carcere, il mio racconto Sandra di- Radici Contadine- se lo hai letto fa capire.

SanVitoCH ha detto...

Le storie che potrebbero racontare quei boschi e quelle terre a stento coltivate, stridono con l'abbandono che ora li caratterizza. Il recupero dei casali e il sorgere di agriturismi e i Bed&Breakfast non hanno fermato, e nemmeno sostituito davvero, la vita di un mondo rurale scomparso. Serve qualcosa di più, e di meno(cemento).