mercoledì 2 marzo 2011

ALTA VALLE CHIECINA

Camminiamo sui resti di pioppi appena tagliati nella stretta valle sottovento, oggi soffiava forte la tramontana, ma giù in valle, fra alti poggi di boschi folti e pareti di tufo era un piacere camminare. Ecco, fra le piante e i rovi la prima casa abbandonata, ormai un rudere,nessuno ormai si ricorda più della frenetica vita del contadino tutta a cercare di sopravvivere ai mille disagi del lavoro, delle stagioni avverse, dei tanti soprusi.Chi avrà abitato in quella casa un tempo?. Non c'è più il dottor Petralli che guidandoci in quei sentieri nominava una ad una le famiglie vissute in quella valle. Avanti, vedi fra i rami, si intravede la casa denominata Porcareccia, ci avviciniamo ma la macchia è inpenetrabile. Continuiamo il cammino poi andiamo a sinistra, fango e traccie di cinghiali, tante traccie fresche, dico scherzando: i cinghiali ci denunceranno per violazione di domicilio.Ora siamo in una gola selvaggia camminiamo nella traccia fatta da un trattore, comincia la salita, che pendenza avrà? quasi un muro scavato nei rovi, intorno calanchi di tufo. Ecco che spiana e gira a destra, un campo seminato un tempo a mais in alcuni gabbiotti hanno messo mangime per fagiani, siamo già in alto vicino la grande mole della fattoria di Collegalli, Ultima occhiata dall'alto ad una valle ora abbandonata un tempo fertile ed abitata da gente che nessuno ricorda più.

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