venerdì 31 dicembre 2010

AUGURI DI BUON ANNO

Come faccio da decine di anni vado a letto presto, dopo avere cenato alle 18,30. Non è una rinuncia: domattina partiremo presto e grazie al dormire di molti viaggerò tranquillo. Ci aspetta una escursione speciale desiderata da molto.

BUONA FINE E BUON PRINCIPIO A TUTTI GLI AMICI!

giovedì 30 dicembre 2010

LA GIOSTRA DELLA VITA

Eccoci alla fine anche di questo anno che bilancio fai Maresco di questo 2010? Annata buona, ancora ci sono, poi nella mia mente confusionaria se provo a mettere ordine ai ricordi di un anno, buonanotte! forse il bello della mia vita è che vivo in un mondo tutto mio, fra fantasia sogno e realtà mescolando tutto.Dici bene vecchio Guccini: CI VUOL COSTANZA, CI VUOL PAZIENZA AD INVECCHIARE SENZA LA MATURITà. Ed io sono invecchiato rincorrendo un mondo a parte andando sempre sempre controcorrente.

mercoledì 29 dicembre 2010

la voce del padrone: ricordi

Era giornata festiva quel 4 novembre e successe il finimondo. L'alluvione a Firenze e tutto il vald'Arno. Io lavoravo come tagliatore di tomaie in una azienda calzaturiera di un paese in provincia di Firenze. Tutto il paese fù devastato ma la fabbrica dove lavoravo io rimase fuori per poco dal disastro, pochi giorni e la produzione riprese anche perchè il pellame veniva da una zona non alluvionata. Dopo pochi giorni il padrone ci chiamò e ci disse: quì c'è un viavai di gente a chiedere lavoro bisogna che aumenti la produzione altrimenti provvedo. Non sono queste una minaccia? altrochè.
Passarono poche settimane e la magia dei lavoratori toscani fece si che la produzione riprese più di prima. Cercai e a quel prepotente diedi gli otto giorni, vado in ufficio e come nulla fosse il padrone mi disse: tu mi pugnali, dove lo trovo un tagliatore ora? O un c'era un viavai a cercare lavoro? Vuoi l'aumento? no! voglio avere più dignità. Non capiva o faceva finta di capire. Erano tempi che di lavoro ce ne era a bizzeffe si poteva anche levare un sassolino dalla scarpa. Ma ora non possono farlo gli operai di nessuna fabbrica, troppo importante è un posto di lavoro. Ma diamine, ma non facciamo mettere a terra chi già è in ginocchio.
Io non sono niente sono vecchio ma nel tempo che mi resta fatemi stare dalla parte di chi lavora!

martedì 28 dicembre 2010

MANGIARE LE ERBE: A SAN MINIATO

Principalmente noi raccogliamo queste 4 specie di erbe nei cigli. Sono buone dopo i primi freddi, inteneriscono. Nelle foto sono dall'alto in basso: radicchio sevatico o radicchiella,tenarepolo, spargina, cicerbita. Il tenarepolo è una ghiottoneria ad insalata. Ci sono altre erbe nei campi ma le erbe di ciglio è più sicura da inquinamento da diserbanti.

erbe da cuocere

lunedì 27 dicembre 2010

s

Monteriggioni, Memorie



Arrivò la notizia passata di bocca in bocca anche a Castelnuovo,a Monte Monte Maggio 19 giovani partigiani sono stati ammazzati dai fascisti repubblichini.Dolore fra la gente della vald'Elsa. Io avevo nove anni mi trovavo in paese, ricordo bene la faccia sconvolta delle persone che commentavano sottovoce questo episodio.
Mi sono recato la prima volta a Monte Maggio poco distante da Monteriggioni a rendere omaggio a quei giovani catturati con inganno e trucidati pochi mesi prima della Liberazione. Ora sono anni che ritorno su a Casa Purgatorio, giù alla Porchereccia dove furono fucilati.

MONTE MAGGIO
Erano giovani con tante speranze
sicuri che sarebbe finita
questa guerra e questa dittatura
certi che combattendo avrebbero anticipato
la fine del terrore nazifascista.
Dentro il grande bosco,
intorno gente solidale.
Lassù a Casa Purgatorio
solo il tradimento fascista
ultimo ruggito di una belva moribonda
spense le vostre vite.
La valle dell'Elsa
fu tutta un grido di dolore
furono momenti di smarrimanto
ma poi la lotta riprese fino alla vittoria.

Ora passo commosso
davanti ai vostri nomi
davanti a quello spiazzo
deposito della legna del monte
deposito della nostra libertà.

domenica 26 dicembre 2010

ADDIO MARINELLA

Solo oggi ho saputo della morte della professoressa Marinella Marianelli.
Molte saranno le personalità illustri che la commemoreranno perchè Marinella era una personalità della cultura nella nostra zona.
Io da modesto ex contadino, ex calzaturiere, la voglio commemorare alla mia maniera, quella della gente lavoratora che da lei ha avuto emancipazione e tanta solidarietà. Donna di cultura e donna di lotta, ci ha aiutato molto per la nostra emancipazione culturale, e sempre l'abbiamo avuta a fianco in tante lotte.
Addio Marinella e scusami se ti ho fatto tante volte scuotere la testa nel sentire il mio linguaggio rozzo e approssimativo, forze Tu non ti sarai mai accorta quanto tu ci hai aiutato.

sabato 25 dicembre 2010

Memoria lontana: IL ROSBIFFE

Era il 1943 io abitavo a due passi dalla scuola. Anno di guerra, erano cominciati i bombardamenti aerei su Firenze e Livorno,la scuola chiuse,per gli scolari e si riempì di sfollati dalle grandi città. Un giorno mia madre, che aveva fatto amicizia con diverse sfollate,arrivò in casa e disse: mi ha insegnato una sfollata come cuocere il magro, deve essero buono..... il giorno dopo Natale lo cucino. Non è che di magro ne circolasse nei tegami di casa mia, poi cotto alla francese... per una settimana non si parlava d'altro. La mattina in cucina, un odorino..... finalmante a tavola. Arriva la minestra e mentre noi mangiavamo mia nonna tagliava a fettine il rosbiff< la e la aggiungiamo noi toscani<.Appena il vassoio arriva in tavola suona l'allarme aereo, mio padre mi prende per mano e dice agli altri: via giù nel fossone sotto casa. Si corre, non facciamo il tempo a sdraiarsi a terra che si sente il rombo degli aerei e poco dopo gli scoppi delle bombe su Empoli.dopo il cessato allarme vedemmo in direzione di Empoli il fumo. terrorizzati ci avviammo a casa, per strada mio padre disse : domani cominciamo a costruire un rifugio sotto il masso di tufo.... e lentamente ci avviammo a casa per manciare questo rosbiffe: le fettine raffreddate erano diventate come suola da scarpe.......

AMORI NEGATI, ANCHE A NATALE

Il mio canino Trek e la sua vicina cagnetta Tea vorrebbero incrementare la specie, ma Tea è un cane di razza e Trek è un bastardino, i padroni di Tea si oppongono. Natale triste per i due. RAZZISMO? Si potrebbe dire, citando il famoso films: Indovina chi viene a monta!!

venerdì 24 dicembre 2010

Mattina di Natale

Anche oggi Natale, mi sono alzato presto, direte non potevi stare a letto un poco di più almeno per Natale? Ho! non è da tutti alzarsi e vedere arrivare il giorno per 76 anni di fila!Mi sono già fatto la barba,niente dopobarba sono un rude, mi lavo sempre col sapone di bucato. Oggi tavolata con i figli, Chiara ha già fatto i tortelli, sua tradizione, dopo farà i crostini, tradizione nostra, poi il resto. io naturalmente mi ingozzerò in barba al colesterolo, specie a dolci, che posso fare? a tavola l'ammetto: ebbene sì sono un debole. AUGURI E BUONA INGOZZATA A TUTTI.

giovedì 23 dicembre 2010

monte Verruca

Monti pisani: la fortezza della Verruca

MONTI PISANI

Come facciamo a restare in casa:
aspettare il postino con la solita bolletta,
o la telefonata della solita pubblicità,
ho la tv che parla solo di sciagure?
quando il richiamo della campagna è forte.
Come possiamo resistere?
Guardo dalla finestra, la lontano
i monti Pisani,barriera naturale
che fa Pisa diversa per carattere e clima.

Eccoci quà, a camminare in quei sentieri
a tratti boschivi, a tratti cesellati dall'uomo
dove strappare un poco di terra al monte
èra fare capolavori di ingegneria.

E da sopra Uliveto guardo la ferita
inferta al monte
come il morso ad una mela.
E lo sguardo va giù nella piana:
Dove sono spariti i campi di ortaggi?
le immense distese di cavoli e spinaci?.
Solo case e capannoni ora,
strade e centri commerciali
che vendono verdure e prodotti di altre terre.

E lassù, posata su alte rocce
ultimo ruggito pisano
prima della sconfitta,Verruca:
guardi da lassù fino a Livorno,Pisa,
fino a Volterra, fino al Chianti.
O Verruca, un tempo temuta dai guerrieri
ora setinella di ricordi,di pace,
meta ambita del camminatore.

mercoledì 22 dicembre 2010

BUONE FESTE

CHE DOPO LE FESTE
MI SI TROVI IN CAMMINO
PER CAMPAGNE E SENTIERI
QUESTO E IL MIO DESTINO.

GIRAR LA CAMPAGNA
GUARDARMI ATTORNO
E DIRE CHE BELLO
ESSERE AL MONDO.

NON CHIEDO MOLTO
NEL MIO CAMMINO
VEDERE SUL COLLE
FUMARE UN CAMMINO.

SALUTARE CON UN CENNO
IL BUON CONTADINO
CHE ACCUDISCE IL BESTIAME
DI PRIMO MATTINO.

AUGURO A TUTTI BUONE FESTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!






















martedì 21 dicembre 2010

Pannocchi Gelasio.il testamento è lungo ma vale leggerlo

TESTAMENTO DI PANNOCCHI GELASIO POETA
Per volontà di Dio e della Nazione
e Re Vittorio Emanuele terzo
fra chè mi trovo in buona condizione
per l'età avanzata che attraverso
da oggi in avanti mi avvedo di esser perso
ho pensato prima di andar via
di scriver il testamento in poesia

Padrona dell'uso frutto chiamo Maria
Spadoni nei Pannocchi entrata,
questa sarebbe la consorte mia
che la vita con mè l'ha logorata.
Voglio che niente toccato gli sia
finchè la vita non gli è passata.
O lasci quattro, o lasci cinque o sei
dell'usofrutto la padrona è lei.

Quand'ella avrà finito i giorni bei
chiamo Giuseppe, è naturale
padron di tutto esser tu dei
lo dichiaro l'erede universale;
tu fosti attivo agli interessi miei
forte a parte del ben come del male;
tanto te, che tua sposa e ogni bambino:
eppoi seguirai il tuo cammino.

Ora alle mie bambine mi avvicino
A Merope, ad Emma e ancora a Gina
a tutte e trè vò dare un contentino
che piglino un caffè qualche mattina
e il pagator devessere Beppino;
se un pagasse il mio scritto và in rovina,
ma Beppe è buono e mi vorrà obbedire:
lascio a ogni figlia diecimilalire.

Bambine più in alto non poteo salire
Ho dovuto pensare un pò a Beppino
ei ci ha due vecchi quì da costudire
e un si sà quanto sia lungo il cammino
anche lui ci ha da fare e ci ha da dire
un'ha tanta salute, poverino;
di già meglio di mè voi lo sapete
che figlio lascio, e che fratello avete.

La mia benedizione ricevete
si di padre oppur di genitore
e d'amore e daccordo resterete
e i più deboli sempre soccorrerete;
salvate l'onestà,morale e onore
che possan dir quando son passato
che uomo onesto sono stato.

Beppino tu lo sai son battezzato
messo a cresima ed anche a comunione
dai genitori miei mi fù insegnato
che questa era la via di salvazione;
ma il mio cervello non si è mai stancato
di cercar la vera religione
studiai giorno e notte anche alla luna
ma vere non potiedi trovar una.

Allora cavai l'ago dalla cruna
e dissi ormai quando Gelasio muore
vedo che un gran mistero mi raduna
presi la mia e l'appuntai sul cuore
la girai bianca,rossa,verde e bruna
ma tutte false mi venian fuore,
fatta d'arte,di studio e idolatria
false per false vò tener la mia.

L' ultimo addio dò alla mia Maria
a Beppino, a Rosina e a ogni bambino
a Merope ad Emma e Gina mia
a Marcello,a Franchina e Gelasino;
poi dò l'addio a Carlo e vengo via
per salutare Ilario e ancora Gino,
do l'addio a Dosolina e al mi fratello
SE IL Cresci non li ha chiusi nel cancello.
NOTA: IL CRESCI ERA IL CUSTODE DEL CIMITERO DI cASTELNUOVO D'eLSA


Ora del mio trasporto fò il modello
chiamate il prete e mezza compagnia
ceri un nevoglio e quì mappello
bastano i lumi della sacrestia;
se vien la banda tanto di cappello
e in sulle spalle fammi portar via
mettimi sotto terra nella fossa
e lì riposeranno le mie ossa.

Prima di far questa faccenda grossa
parenti e amici voglio ringraziare
acciorchè lamentarsi nessun possa.
Io precedenti non ne vò lasciare,
tanto questa sarà l'ultima mossa
poi con la morte ci ho da dì e da fare
e quando i conti l'ho fatti con lei
cantino pure il misereredei.

Pannocchi Gelasio: calzolaio poeta

Le poesie di Gelasio sono state scritte molti anni fà devo spiegazione per la situazione di allora e per il luogo.Cercherò di spiegare qualche parola che, fuori Toscana sono poco comprensibili. Purtroppo moltissime poesie sono andate perdute.
LA CACCIATA DEI RICCI IN BALLA
Popolo che una volta vi cantai
della grande cacciata di Grignana
poi quella di Meleto ti la sai
Ma quella è un pochino più lontana.
Poi vi cantai la cacciata di Barbialla
ora vi canterò quella dei ricci in balla
Un forzista-artista di piazza- a Brusciana avea insegnato
ed or che hanno imparato e loro sanno
vuol dir che a noi insegneranno.
-Cosa avviene che un piccolo circo composto di poche persone arriva in quel borgo e alla sera il principale attore va nella bottega dove sono a veglia i paesani,offre da bere e dopo quando entra in confidenza dice: Ma a voi piacciono mangiare i ricci,eccome rispondono. Io so un sistema per catturarne balle piene, e spiega. prendete una balla ' un campanello, bisogna essere tanti, accerchiare il bosco e quando io sul punto più alto suono la tromba aprite le balle e suonando un campanello gridate : riccinballa! fù convincente a tal punto che andarono in molti. Il circenze li schierò e lui dall'alto suonò la tromba, tutti gli uomini cominciarono a gridare riccimballa, ma di ricci nemmeno uno, quando finalmente si accorsero della beffa andarono inferociti a cercarlo ma niente, aveva predisposto la fuga. Lo cercarono invano in mezza Toscana.
CONTINUA LA POESIA:
Pagherei a vedere come fanno
dice portaron balle e campanelli
e tutti uniti al bosco se ne vanno
tutti d'accordo che parean fratelli.
Dicevan tutti in dò si metteranno
disser portiamo balle e dei corbelli
disse Gigi del Bianchi io non voglio incagli
cento li metto sul portabagagli
Giovani forti e svelti come l'agli
il forzista li mette alla passata
per poter fare una grande cacciata
e, quando la tromba sentite suonarla
suonate e gridate riccimballa.

lunedì 20 dicembre 2010

RICORDI : LA DISFIDA

Ogni borgo,contrada, paesetto, aveva qualche personaggio che per il lavoro che svolgeva era il riferimento di contadini,braccianti,e paesani stessi. Nel mio, Castelnuovo d'Elsa il n1 del paese era Pannocchi Gelasio calzolaio e grande poeta. Si grande poeta, purtroppo moltissime sue poesie sono andate perdute. Qualcuna in seguito la scriverò. Ma in questo scritto voglio parlarvi di una disfida. Quando pioveva in inverno molte persone si radunavano per passatempo nella bottega di Gelasio fra questi due amici inseparabili vecchietti: uno gobbo, troncato dalla fatica come ne vedevamo allora fra chi lavorava in campagna, dicevo era talmente gobbo... bè immaginatelo voi.... E l'altro era paralizzato e camminava strascicando i piedi. Usando il linguaggio odierno: erano messi male tutti e due. Ma il buonumore l'avevano eccome! Nacque in bottega, stimolati da Gelasio una disfida: se si parte dalla cisterna- 20 metri, io ti batto,ma nemmeno per sogno mi faccio battere da tè.
Cosi una mattina fra le decine - di tifosi- i due messi in fila da Gelasio che diede il via e corse alla bottega ad aspettare l'arrivo. Frà l'incitamento dei presenti i due si impegnarono e trafelati arrivarono in bottega quasi alla pari. Vinse il gobbo, ma il paralizzato contestò. tu eri avanti con la testa ma con i piedi eri dietro a mè!

memorie di un padre antifascista

Mio padre mentre lavoravamo nei campi ci raccontava come festeggiava il Primo Maggio quando c'èra il fascismo. A mia madre chiedeva verso il 20 di Aprile: quando fai il pane fammi una pasta reale, un dolce, devo mangiarlo insieme a degli amici, lei ignara lo faceva. La sera del Primo Maggio ognuno attraverso i campi al buio raggiungeva il capanno di un contadino e al lume di candela gli antifascisti del paese festeggiavano col dolce e il vinsanto, cantavano L'internazionale e bandiera rossa sottovoce.Il giorno dopo alcuni amici le dicevano: ho Martini un tù sei venuto a veglia ieri sera? e lui:avevo fissato con mia moglie.....Tù A FATTO BENE!.

domenica 19 dicembre 2010

HO RIPRESO IL CAMMINO

Finalmente! oggi abbiamo ripreso a camminare, cammino obbligato: siamo partiti da casa e camminando al lato di strade innevate abbiamo camminato per 13 km. Non ho fatto foto, aspetto di poter fare camminamenti in sentieri e zone non note.

sabato 18 dicembre 2010

Neve il giorno dopo

Diceva un proverbio: sotto la neve il pane, sotto l'acqua la fame. Dopo ogni nevicata il grano rimaneva gagliardo, mentre un inverno piovoso aveva le foglioline ingiallite dalla troppa umidità e dal lavaggio del terreno. Altri tempi, ora il grano viene da altri paesi, poco importa se ai superstiti contadini piove ho nevica, basta che l'industria produca,neanche tanto, c'è la Cina, basta che vada avanti il mondo della finanza, della pubblicità,degli speculatori ecc. Ora ci si accorge del tempo metereologico solo quando eccede: alluvioni, nevicate eccezionali, venti forti.
Ecco in Toscana ad intralciare il convulso muoversi in qualsiasi modo e tempo, che arriva una- avrebbe detto un poeta d'altri tempi candida nevicata, un poeta nostrano imprecherebbe perchè non può viaggiare con l'auto. Insomma arriva la neve, prevista da tempo, ma non previsto che le temperature scendessero e la neve ghiacciasse, e soprattotto che ne venisse 10 cm più del previsto. Addirittura c'era chi prevedeva alle ore 16 neve mista a pioggia e dopo lo scirocco. Tanti disagi,tante sofferenze ha causato la candida neve. di chi è la colpa? la colpa morì fanciulla, dice un proverbio. E allora con chi prendersela? Diceva un proverbio antico: il tempo e le donne pregne non si indovinano mai.Ora c'è l'ecografia e il servizio metereologico. Bè a un mio conoscente hanno detto che era maschio ed è nata una femmina,Hanno detto che venivano scirocco e 10 centimetri meno invece ne è venuti 10 di più. Di chi sarà la colpa? per mè è di Renzi! non doveva andare a pranzo da Berlusconi, il cielo l'ha punito!!!
Che bello, la macchina in garage aspetta lo scirocco perchè Maresco di spalare i più di 20 cm di neve per uscire e raggiungere la strada comunale non può, è troppa,il pane l'abbiamo, la farina a volontà, Aspettiamo lo scirocco e se dobbiamo partire GAMBA E VIA!!!!!!!!!!!!!!!

neve e sole

venerdì 17 dicembre 2010

neve

Sono le 16,30 e nevica ancora saranno 20 cm. Ho chi aveva visto a san Miniato tanta neve. Io non ricordo, ho goduto quanto un porco,mi piace vedere fioccare la neve, che posso fare, si vede che in qualche angolino delle mie vecchie membra è rimasto un residuo di gioventù. Ho sarà come canta Guccini:- ci vuol costanza, ci vuol pazienza ad invecchiare senza la maturità- Ora devo andare a vedere se le galline sono andate a dormire nel capanno. Unica cosa che temo è che stanotte geli la neve su gli ulivi.

giovedì 16 dicembre 2010

NONNI AL LAVORO:

Staccia buratta
Mattina della gatta
la gatta andette a Colle
tornò tutta molle
fece un ciaccino
con l'olio e con il sale
Buttala, buttala nel mare!!!!!

Me la cantavano a mè da piccino.
Ebbene sì, un secolo fà sono stato bambino anche io!!!

Per i non toscani: il ciaccino e la focaccina. Colle, è Colle Vald'Elsa.

GEGIO E SOCI

--INCISIONE DEL GLOBO

Approfittando dei giorni dei tempo asciutto ho vangato il terreno per la semina delle patate primole che seminerò, tempo permettendo intorno al 15 Gennaio.
Il terreno prescelto è molto esposto a sud e riparato dai venti freddi.
compererò il seme dopo il primo dell'anno e lo metterò vicino un radiatore per farlo germogliare.

martedì 14 dicembre 2010

un pensiero: Montemarcello

MONTEMARCELLO
Siamo in cielo
e sotto il mare
tutto intorno corollari di monti.
Viene dal nord la Magra
e si scioglie in mare ai tuoi piedi
dopo avere raccolto le acque
di terre antiche e gloriose
degli Appennini, delle Apuane.
Terra arida e magra
dove nel passato
lavorare e vivere
e per ogni pezzo di pane
tanta fatica, tanto sudare.
Intorno a te
bosco campagna,scogliere
dagli odori forti
di pepolino, origano e rosmarino
e giù, nelle aspre insenature
spumeggia il mare.
E laggiù, la spiaggia di Punta Corvo
bella e solitaria
nei giorni di mare mosso,
i miei preferiti
giù, per la lunga scalinata
fino alle roccie bagnate dal mare
odore di salsedine
e solitario pensare......

Riprenderò


Forse Giovedì riprenderemo il cammino. Sono già molti giorni che sono in casa o dintorni per impegni di famiglia. Mi sono goduto la nipote, ma randagi come noi stare nello stesso luogo senza vagare in boschi,monti, colline, manca certamente qualcosa. Noi non siamo- stanziali- ma gente in movimento, troppi luoghi abbiamo abitato, troppe volte ci siamo affacciati a finestre di orizzonti diversi, ora sono moltissimi anni che ci siamo -fermati-di residenza, ma non sarà mai come chi è nato e vissuto nello stesso luogo, a volte parlo con supercialità non capendo appieno i paesani nati, mi perdonerenno, se capiscono come è difficile mettere radici ad -una pianta vecchia.

lunedì 13 dicembre 2010

STRAMBERIE

Disse la lumaca:mentre andava:
un vò mia piano, poi faccio la bava.
La stette ad ascoltà
il vigile rospo e la multò
per eccesso di velocità.

L'ULIVI E IL MODERNO

Mi convocano all'ufficio tecnico: dobbiamo allargare la strada di poco all'altezza del tuo terreno soltanto pochi centimetri. La via dove abito conduce al complesso scolastico di San Miniato: Liceo, ragioneria magistrali. un complesso scolastico che esiste da sempre, altrochè per esigenze di locali è stato spostato dal centro storico sulla via dove abito quindi esigenze di viabilità c'era bisogno di una strada più larga per permettere ai tanti pulman di salire e scendere comodamente. Arrivano le ruspe e poi arriva un tecnico del comune: gli ulivi creano ostacolo per i pulman vanno abbattuti. Mi cadono le braccia. vado a vedere, si è vero i tanti rami di due ulivi secolari ostacolano con l'allargamento della strada. Che posso fare? Niente,oppormi,carte bollate avvocato sentenze? Niente sò che mi guasterei il sangue e ostacolerei un'opera necessaria. Abbatteteli!Addio a tre ore a pianta di potatura, il parlare con la pianta,ebbene sì io ho anche quel vizio lì, il raccolto: 150 kg di olive ben maturate a pianta, ma non è solo il raccolto seppur importante, erano la bellezza delle piante, l'orgoglio di poterle assistere..... Una notte insonne: che hai dice Chiara, niente dico, ma mi rigiravo nel letto imprecando perchè gli studenti di quelle scuole venivano tutti dal basso, hanno costruito in alto solo per campanilismo o clientelismo. La collina non ha bisogno di costruzioni mastodontiche, e soprattutto centinaia di studenti non avevano bisogno di essere sballottati sulle curve della collina. Sono passati anni, ora il liceo è andato in pianura, le altre scuole forse faranno la stessa fine, rimarrà sulla collina costruzioni degradate e irrecuperabili, e collina più spoglia.

domenica 12 dicembre 2010

CAMMINARE COL G. A. T. T. O

Sono passati moltissimi anni che siamo amici col gruppo trekking di Firenze G.A.T.T.O Gruppo Ambiente Trekking Torri e anche IL 2011 ho il piacere e l'onore di ospitare il gruppo a San Miniato. Notizie per i partecipanti: le fave sono nate bene e sono rigogliose, si prospetta una baccellata eccezionale per il PRIMO MAGGIO. Arrotate denti e dentiere e gamba lesta per attraversare le mie colline.
PER VEDERE LE PASSATE bACCELLATE ED ESCURSIONI DEL GRUPPO CLICCARE: gruppo Trekking Gatto

venerdì 10 dicembre 2010

oggetto pelle


Non potevate indovinarlo, e mi riferisco agli amici lontani, ma i locali sì. bè il gioco è bello quando dura poco.
IO LO USO DA PORTAPENNA O PENNARELLI. Dove è il mistero? l'oggetto in questione è la pelle conciata del testicolo di vitellone.Insomma pelle di palle,un vitallone gagliardo e l'oggetto è venuto bello. certo se conciassero quelle del sottoscritto: bè lasciamo andare........

giovedì 9 dicembre 2010

IN VIAGGIO NELL'ALDILA'

Sentivo parole confuse appena sussurrate: è daurtimo,dio mio quanto patisce. Ma il prete l'avete chiamato? Sie gli chiamo il prete: un l'ha mai potuti vedere.Ma con la banca... si! sono daccordo col direttore, appena e -succede- gira tutto sul mio conto, e..sennò le tasse.... Ma il trasporto lo vuole civile? Diceva sempre: quando e son morto fate come credete di meglio, se un vù volete sentire puzzo arrangiatevi, per mè potete sotterrarmi anche sotto il fico.....arriva una fitta nebbia e muoio.
Appena morto un branco di bachi cominciano a rosicchiarmi, quelli del cervello fanno subito una manifestazione: l'hanno trovato vuoto.
E l'anima li vicino ad aspettare, non la richiede nessuno, pensa se un mi muovo io, Parto. Hoo, che bellezza e si vola, senza peso, senza patente, codige fiscale, senza il coprirsi che prendi fresco, senza la paura di ammalarmi, di morire.......senza quelli che si stava meglio prima... un finisco di fare queste riflessioni che arrivo al compiuter di scelta. Sceglierò il limbo un granchè religioso un sono mai stato. Premo il tasto limbo e arriva una scermata con una scritta: chiuso per ampiamento da quando Darvin, carlo marx sono triplicate le anime che scelgono questa dimora e meno male che i comunisti da quando si sono uniti alla Margherita vanno in paradiso con i punti della coop. Spengo limbo e scelgo il purgatorio,Quante anime da depurare sembra di vedere la spazzatura di Napoli, Ma la faranno la raccolta differenziata? i moccoli da una parte, le trombate estra da un'altra, i rifiuti speciali: come i peccati dei preti,ecc. Niente, anche li non c'è posto.Anderò all'inferno: pigio il pulsante inferno: Milioni di anime aggrappate al precipizio, ma non vedo le fiamme del fuoco, una scritta:potete fare domande: Dico, ho le fiamme... mi interrompe lo spicher: Il diavolo si è fatto convincere dalla pubblicità: il metano ti da una mano, ha convertito l'inferno a metano e ora sconta le bizze delle anime ucraine che non lasciano passare il metano. Ho il diavolo un lo vedo, e andato sulla terra perchè da quando ha vinto Hobama non c'è guerre.... Ho quei tre frati li in mezzo che peccati hanno?hanno violentato qualche suora.E tu gli vorresti bene, un c'è in tutti i conventi una suora decente.Sono stati mandati dal papa a far bruciare monsignor melango, stai zitto da quando è quaggiù da benedizioni alle dannate e tromba, ho e ci ha la fila. Niente, andrò in paradiso. Premo in tasto paradiso, una musica che è uguale a forza italia e una voce mi dice: ora non puoi più scegliere,fai rifornimento al distributore di spirito, fra poco si parte,il rifornimento consiste in battute di Berlusconi.E vola vola si paradisiaca. appena si scende Maroni ci prende le impronte, davanti al paradiso c'è schifani che fà domande: tu che religione hai? mussulmana, avanti a oriente. E questa anima elegante che religione hai; sono testimone di geova. Devi ritornare per parecchio in purgatorio, hai preso tanti accidenti a suonare i campanelli al mattino... Dico ad un guardiano: ma in paradiso si và tutti? Si andava tutti, ma da quando è stato dato in gestione a berlusconi fa passare chi gli pare e gli altri li distrugge con la potente trinciaanime. Ora l'ha guasta, l'ha guastata Fassino troppo secco... Arriva maroni e mi spinge in una spianata e dal paradiso arriva un rumore ..... arriva la macchina trincia anime e sopra berlusconi.... la macchina comincia a trinciarmi....URLO, SUDO, SALTO SUL LETTO E MIA MOGLIE MI GRIDA: LE CIPOLLE CRUDE ALLA SERA NON PUOI MANGIARLE, FAI BRUTTI SOGNI..........

mercoledì 8 dicembre 2010

QUIZ: COSE'?

Qeusto oggetto in pelle se vi và indovinate!!!!

sabato 4 dicembre 2010

memorie: la raccolta delle ghiande

Passando in autunno dentro il bosco sentiamo scriccchiolare sotto i piedi le ghiande, il frutto della querce, e ogni pianta ne ha di diverse misure, rimangono lì a terra per un bel pò, poi ho mangiate da cinghiali e molti altri roditori, le più germogliano e in estate essiccano e muoiono, nessuno ci fà caso quando passa sotto le querce, io sì, le guardo e a volte ne raccolgo una, poi scrollo la testa e la getto.
Mi viene alla mente quando bambino dopo l'uscita da scuola raggiungevo mio padre in bosco per autarlo nella raccolta delle ghiande, che poi essiccate, macinate alimentavamo il maiale.
Mio padre era un uomo magrissimo e senza difficoltà si arrampicava sulle querce e con una pertica le faceva cadere, noi poi le raccoglievamo, a fine pomeriggio ne raccoglievamo un sacco.
C'era in bosco una querce secolare, difficile era salire, le aspettavamo a terra sperando nel vento. Un pomeriggio il babbo decise di salire, le porgemmo da sotto una lunga pertica con la quale ne fece cadere tante. Alla fine quando si decise di scendere dalla querce si accorse che era inpossibile ridiscendere, allora mandò Renzo, mio fratello gia grande, a prendere una fune, le venne gettata, la mise ad un ramo e si calò a terra.
Ora passo, vedo,ulive non raccolte, non solo ghiande, castagne, ed altri prodotti lasciati marcire. DICE UN PROVERBIO: A CAMPA' TANTO SE NE VEDE!!!!!!!!!

I MIEI DUE GATTI: PIPPO IL BIANCO, E IL BACCELLA QUELLO CHE MANGIA, VA PIANO A MONGIARE HA UN DENTE SOLO.

venerdì 3 dicembre 2010

Giorni di pioggia






Piove sempre, perciò --escursione-- dalla finestra, lavoretti domestici, e nonnite.

mercoledì 1 dicembre 2010

TENTAZIONI

Fuori piove, in ci và.
sempre in casa bisogna stà
al compiuter o alla tv
non ne posso proprio più.
Ora è tardi, devo stare
c'è qualcosa che mi tien sù,
c'è mia moglie a cucinare,
il profumo del ragù.
La rima non è un granchè
ma in quanto a mangiar:
mangio per tre!!!!!