sabato 30 ottobre 2010

IL rottamato felice

Il sindaco di Firenze a detto col suo linguaggio che non prende scorciatoie ai dirigenti del suo, e anche il mio partito, di fare una -rottamazione-
Finalmente uno che parla diretto. C'è bisogno ora di fare - largo ai giovani, non a parole, ma tirarsi da parte senza dire: io sono stato, io ho fatto, i giovani d'oggi ecc, ecc.Basta con le bizzette, le lungaggini, i gruppetti di sapientoni che aspettano che un giovane sbagli per dire: lo dicevo io!. Chi è giovane ha il diritto anche di sbagliare per formarsi. Sono al mondo da 75 anni e per più di 50 anni sento la stessa litania: largo ai giovani, ma se uno si adegua bene sennò gli si piscia addosso.
Vu direte, ho te che cerchi? Io da tempo mi sono rottamato, resto iscritto, ma me ne guardo bene di accettare il tran tran delle cene, dei balli lisci, dei sorrisi se sgobbi, ho delle scuotere delle teste se sei contro. C'è troppa gente vecchia che non vuole rendersi conto che la società è cambiata, che ci vuole un impulso da parte di chi ha davanti a se una vita. Rottamarsi è un linguaggio diretto che vuol dire a chi è sordo,tirati da parte, non ti sputa addosso nessuno, fai quello che puoi ma la politica ha bisogno di cervelli giovani che ragionino col loro cervello senza veti e senza i censori sopra la testa. Io sono un rottamato felice, perchè sò quello che sono e i limiti che il mio tempo impone. AUGURI AI RENZI, AI CIVATI E A TUTTI I GIOVANI. Io vi seguirò, guardandomi bene dal criticarvi.

mercoledì 27 ottobre 2010

memorie e presente

Mi invitano ad un trekking nel paese nativo, vado il titolo era: sulla via Castellana.
Si inizia il cammino facendo un giro e uno degli accompagnatori spiegava che: questo percorso serviva ai contadini per andare al mercato di Castelfiorentino. Salimmo ad una casa che io ho abitato dal 1947 al 1952, bel posto dicevano i partecipanti, ma io pensavo ai disagi che avevamo in quel tempo quando contadini mezzadri oltre a subire le prepotenze del padrone che senza far niente si pappava metà raccolto, in estate mancava l'acqua e per procurarcela dovevamo fare km col carro botte trainato dai buoi. Ora le case dove i contadini hanno sofferto sono diventate tutte agriturismi, con piscine favolose.Poi piano piano divento io la guida con i miei ricordi: le tante storie di una vita fatta di sofferenze per sopravvivere, i fattarelli per comunicare. Quando moriva un vicino, due si incaricavano di dare notizia ai contadini della zona.Quando da lontano vedevi due persone venire verso casa non sbagliavi,chi sarà morto? Quando c'era da comunicare si gridava da colle a colle: era difficile quando c'era vento. In estate quando c'era il giro d'italia io ragazzo ero incaricato di sentire la tappa alla galena, un marchingegno a cuffia saputo il risultato correvo sul poggetto e gridavo: a vinto e dicevo il nome e subito la notizia di podere in podere si diffondeva. Quanti ricordi mi è ritornato in quel giorno. Contadini si nasce e si muore contadini. Naturalmente dopo tanti anni i colli sono spianati dai trattori, le case sono agriturismi, tutto è cambiato, resta a me e a pochi altri il ricordo della castellana sentiero percorso il Sabato giorno di mercato a Castelfiorentino da gruppi di contadini con cesti e panieri con polli e conigli da vendere all'andata, con i pochi acquisti al ritorno. Mi sembrava raccontando a giovani. di raccontare favole......

martedì 26 ottobre 2010

anello del Cornocchio.


Stamattina, apro la finestra: tramontana. Dopo la pioggia di ieri cosa ci facciamo a casa?. Decisione rapida: oggi si cammina? dove? Volterrano? si va bene! L'aria è fresca ma il cielo a sud è sereno. Saliamo a Montaione, è il grande panorama, continuiamo a salire: poggio all'Aglione, Bosco Tondo, scendiamo di poco e dritti verso San Gimignano, poi a Camporbiano indicatore Volterra!Si sale nel bosco e siamo lassù in cima al Madonnino del cornocchio. Che panorama: a oriente il senese, davanti a sud Volterra, più lontano i pennacchi dei soffioni di Larderello, a ovest la valdera e giù lontano il mare fino ai monti dello spezzino. Prendo la macchinetta e scatto niente non funziona, pazienza ho tante foto di queste zone... Scendiamo verso Senzano, poi giù fino a Ulignano. Ma il monte nero ci attira come una calamita. Cominciamo a percorrere il bellissimo sentiero che prima costeggia il monte in modo circolare poi scende in valle viperaia e giù fino alle cascate dello Strolla. Giunti alla cascata la saltiamo. una volta dilà ci siamo seduti su una roccia e pranzato. Poi siamo risaliti alla fonte del latte - ho bevuto un si sà mai- e subito dopo eccoci alla Nera il borgo ora disabitato con la chiesa del milleccento, da li siamo passati dal cimitero, ora abbandonato per salire ai pochi ruderi del castello. Abbandonata la Nera siamo saliti a Canestricci luogo di addestramento cani da caccia. Lunga traversata nella boscaglia fino al Cornocchio. Bellissima escursione guastata solo da un calabrone che mi ha punto sul ciglio.

domenica 24 ottobre 2010

NOVEMBRE


Ci avviciniamo a novembre, il mio mese preferito per camminare nei boschi. I sentieri cominciano a ricoprirsi di foglie e, anche se cammino a testa bassa, riconosco nelle foglie cadute, dal colore dalla dimenzione, la pianta che le ha lasciate cadere: ecco il giallo tenue del carpine.il più delicato, il primo a lasciarle cadere, poi il giallo acceso della foglia del sorbo, il marrone scuro e la forma frastagliata della querce. Sono finite le scorribande dei cercatori di funghi,a Novembre solo alcuni cacciatori incontri ogni tanto,e dico molto rispettosi, quando ti vedono mettono in sicura il fucile, un saluto e via ognuno per il suo scopo. A Novembre ti fa compagnia il lieve frusciare delle foglie che cadono quando aumenta la folata del vento poi il clima fresco ti invoglia a camminare. Le giornate accorciano, non importa, pranziamo alle 11 e via in cammino. Al ritorno, nel lungo buio pomeriggio che ci separa dalla sera accanto alla stufetta rievochiamo il cammino appena terminato. Non è dimenticarsi del mondo reale, ma cercando attraverso il cammino di riorganizzare fisico e mente per superare i tanti danni che una lunga vita di sacrifici e le tante lotte ha prodotto.

venerdì 22 ottobre 2010

DANTE CON COLLANA

scherzi goliardici

O DANTE ALIGHIERI!!!!!!!!!!!

Ti ci metterei ora a camminare nella selva oscura!
Troveresti altro che -lonze-Appena arrivi trovi pattone sul ciglio, entri e inciampi in decine di rifiuti d'ogni genere, dopo poco senti stridere una motosega, legna tagliate per terra, al posto di grandi querce hanno lasciato un ramoscello. Allora dici: -vado sul monte che i pisani Lucca veder non ponno- chè ti trovi? I discepoli del conte Ugolino a cercare asparagi,o funghi,o castagne a seconda della stagione.
E Paolo e Francesca che si fanno chiamà: Poul E Frenzi ora convivono e abitano una cascina ristrutturata dalle parti di Volterra e se ci passi vicino ti sciolgano 4 cani maremmani.......
Nella foto la statua a Dante - sul monte che i pisani lucca veder non ponno! -truccata da un gruppo di studenti.

giovedì 21 ottobre 2010

CACCIATORI

Girate, per bochi
campagne sperdute
cecando animali
di razze pennute
Ne tentate di tutte
capanni paretai
ma uccelli vaganti
non si vedono mai
portate richiami
uccelli ruffiani
ma niente non passa
provate domani.
Di aspettare uccelli
non siete stufi?
ma mettetevi tutti
a cercare tartufi.

mercoledì 20 ottobre 2010

TERRA NOSTRA

PER GLI AMICI FUORI ZONA CHE VOGLIONO VEDERE I MIEI SERVIZI NELLA TRASMISSIONE -TERRA NOSTRA-CLICCARE A GOOGLE: ANTENNA 5 TV ANDARE AD ARCHIVIO, CLICCARE -TERRA NOSTRA-POI CLICCARE UNA DATA. IL MIO SERVIZIO RIGUARDA I SENTIERI DEL TERRITORIO ED è INSERITO QUASI AL TERMINE DELLA TRASMISSIONE. INTERESSANTISSIMO è LA CONCLUSIONE FATTA DAL PASTORE POETA REMO MASSAINI

martedì 19 ottobre 2010

STRADE BIANCHE IN VALD'ELSA




Ieri mattina mi affaccio alla finestra: sereno. Chiara mi dice andiamo? dove dico. Basta di non stare tanto in macchina e che siano strade bianche. E tu ai detto nulla!
Poi decidiamo. Un quarto d'ora di macchina ed eccoci a parcheggiare a Granaiolo,Castelfiorentino, vicino al mulino.
Si incomincia il cammino per 150 metri lungo la 429 in direzione di Siena,poi a sinistra nella strada bianca che attraversando la valletta sale a Pallerino. Arrivati sulla collina ecco il grande panorama: a sud la valle dell'Elsa con le colline della via Francigena dove fà mostra di sè Castelnuovo d'Elsa,villa meleto, la pieve antica di Coiano, piu lontano il parco benestare con Montaione e Gambassi con al centro il Poggio Allaglione, a nord le magiche colline di Montespertoli. Oltrepassiamo la fattoria di Pallerino dove un cane maremmano ci accompagna lungo la recinzione, abbaia più per solitudine che per difesa, quando siamo al cancello, aperto ritorna indietro, Eccoci ora dopo 400 metri a lasciare la strada in ghiaia per la stradina semiabbandonata che sale a Quercecchio. Bello il filare di cipressi che ci accompagna alla bellissima collina dove un gruppo di case abbandonate e diroccate contrastano con la bellezza del luogo. Camminiamo un'ora senza incontrare nessuno in colline di una bellezza quasi selvaggia, ma eccici dopo la fattoria di Vallecchio sulla rumorosissima via Volterrana in direzione di Montespertoli, 500 metri e a destra in una strada bianca in direzione del borgo di Renai.Lo attraversiamo e via nella stradina che ci porta fino al Poggio al Cielo. Un nome che dice tutto sù la più bella collina del comune di Castelfiorentino: tre case in cima ad un cucuzzolo circondate da ulivi bellissimi e carichi di frutti. Scendiamo in una stradina da sogno, che uliveti e che bel raccolto si presenta....
Eccoci in Castelfiorentino: saliamo fino alla piazza del comune, guardo in alto: non c'è Membrino l'orologio, è in restauro,avrà la prostata a forza di battere le ore lì.......Una amica mi chiama, entro a vedere i lavori che fà con le argille, scendo giù in basso, quanti ricordi,il teatro del popolo, quanti comizi nella piazza del comune più rosso d'Italia, passo dal museo - Benozzo Gozzoli ,è chiuso ma chissà se ci entrerei, mia monna quando gli affreschi erano nella cappella mi portò a farmi benedire per la -tosse canina- ci presi il broncopolmonite, si vede che come pittore era bravo ma con i santi ........ Lasciamo il paesee ci incamminiamo lungo lo scolmatore prima poi lungo l'Elsa e ritorniamo a Granaiolo.Sei ore di piacevole cammino.

lunedì 18 ottobre 2010

Ecco l'Autunno, finalmente.



Questo pomeriggio alla solita camminata a sud di San Miniato l'aria era da tramontana, non fredda ma soffiava abbastanza per restare col maglione. Cominciano a cadere le prime foglie, quelle che resistono ingialliscono, è la mia stagione preferita l'autunno, sono i giorni in campagna della semina e della raccolta delle olive. Lasciata la collina e discesi in una valletta ecco venirci incontro due cani riccioluti, non si sbaglia, dice Chiara, sono da tartufi, ecco sul ciglio del rio il cercatore. Si bua- si buca- e il linguaggio per dire: si scava tartufi?, sicuro di vedere scrollare il capo, difficilmente un cercatore ammette di avere trovato i tartufi, invece l'uomo mi ha risposto: comincio ora ma stamattina ho bucato 4 volte. arrivederci le diciamo e lui ricambia.Rientriamo presto a casa, anche noi ci prepariamo per raccogliere le olive estirpando l'erba
Colgo l'occasione per annunciare dal 07 novembre e per tutto il mese c'è in San Miniato la mostra nazionale del tartufo bianco che richiama gente da tutta Italia e anche da fuori. chi vuole informarsi: San miniato promozione.

domenica 17 ottobre 2010

LETTURE

Ho terminato di leggere -A VOCE ALTA- DI BERNHARD SCHLINK romanzo. che dire bel libro.Un amore strano ma intenzo, la tragedia dell'olocasto,mi è piaciuto tanto da consigliarlo.

mercoledì 13 ottobre 2010

REGALO DI COMPLEANNO.

Daccordo con mia moglie mi sono fatto un regalino per il mio settantacinquesimo compleanno che -ricorre-Sabato prossimo. Scesi dal treno a Poggibonsi meta Siena. Siena km 20 recita il cartello stradale, ma camminare cercando sentieri... state a sentire.....Ci siamo incamminati dalla stazione e subito in salita verso la grande fortezza.Bello il camminamento che porta alla fortezza e alla chiesa di s. Lucchese, ma che salita... E dopo la zona archeologica e san Lucchese che ho visitato in altre occasioni, ci siamo incamminati sulla collina in direzione di Colle Vald'Elsa, bellissima collina e dopo diverse stade bianche siamo arrivati in Colle. l'intenzione era di fare il magico sentiero lungo l'Elsa ma c'era troppa acqua e gli attraversamenti erano impossibili. Quindi marciapiedi e tanto rumore sino al ponte di Gracciano da dove abbiamo potuto osservare la cascata e il dibordato - la conca magica, altro marciapiedi e altro km rumoroso fino a trovare finalmente il fratino della via Francigena. ora è campagna vera quella senese che tanto adoro. Eccoci a mezzogiorno a Strove, poi subito Castel Pietraia, bello maestoso. Da lì e bosco e sentieri rocciosi, pietra giusta e pranzo. Passa una pellegrina francese un salutone ci crede pellegrini anche noi. Riprendiamo il cammino, luoghi noti e sentieri noti saltiamo Monteriggioni e passiamo più alto,siamo in ritardo e conosciamo bene quanta difficoltà rimane. Dopo il lungo salire fra rocce sconnesse in cima ecco ricomincia la strada bianca e la discesa verso Pian del Lago zona conosciutissima da noi la saltiamo altrimenti non arriviamo in tempo a Siena. Comincia una pioggiarella e troviamo il cartello Siena km6. Finiti i sei km ne facciamo altri due e finalmente la Stazione. QUANTI KM AVREMO FATTO ? booooo. Otto ore di cammino, forza Maresco! altri settantacinquanni così, poi- che sarà sarà................................

lunedì 11 ottobre 2010

IL NON RITORNO



Quanta amarezza, quanto dolore provo nel sentire che giovani vite sono spese nel nome di cause a me incomprensibili vecchio settantacinquenne stordito dagli anni e dalle tante verità fasulle.
So di un giovane che ritorna morto ai piedi del Castellare, ritorna in quella terra a me adottiva per le tantissime escursioni e proprio con partenza da San Giovanni Alla Vena da dove inizia lo 0-0 il sentiero che attraversa i monti Pisani e salendo alla chiesa del Castellare hai davanti a te il paese, poi la grande piana con Pontedera,e giù fino a Livorno, a sud Cascina e giù fino a Pisa. E Vico Pisano il comune con le sue torri, terra di fabbriche, mobili, piaggio, uliveto con le sue acque famose, e il monte,uliveti a terrazza sù fino a campo dei lupi, poi il magico bosco di pini sù fino alla Verruca........ Sono troppo modesto per capire il perchè si lascia un posto simile per andare a morire lontano. Ma più incredulo rimango difronte a certe scelte dei governi. Come possano portare pace gente in armi, e come si manda in terre lontane allo sbaraglio giovani vite. Ritornerò un giorno a camminare sù al Castellare, ma con il pensiero verso quella giovane vita, che forse ho incontrato in un paese tanto ospitale,e ora riposerà giù nel cimitero in riva all'Arno, e da lassù,dal Castellare vedrò forse un paese in modo diverso

LA SEMINA DEGLI AGLI

Detto contadino: GHIAGGHI, FRA VANGAGGHI,CONCIMAGGHI, SEMINAGGHI, ZAPPAGGHI, CAVAGGHI, E ARRESTAGGHI GOSTAN PIù CHE CONPRAGGHI.
Traduzione DAL VECCHIO DIALETTO FIORENTINO: L'AGLI:FRA VANGARE IL TERRENO, LA CONCIMAZIONE, LA SEMINA,LA SARCHIATURA DEL TERRENO, TOGLIELI DAL TERRENO, POI -ARRESTARLI- SAREBBE INTRECCIARLI, COSTANO DI PIù CHE COMPERARLI.
OGGI LI HO SEMINATI.

sabato 9 ottobre 2010

SCHERZI

Mio fratello stava arando col trattore quando passa un amico che le dice: Martini,ti voglio regalare tre tartufi,ferma il trattore prende i tre tartufi, ringrazia e se li mette in tasca e ricomincia ad arare. dopo una mezzora passa un altro amico tartufaio col cane, lo chiama: ho Beppe! vieni quì, guarda che tartufi ho trovato nelle zolle arate, e le fà vedere i tre tartufi. Subito questo chiama il cane e comincia a cercare nelle zolle, passò a setaccio tutto il campo. Al circolo si commentò la burla tutta la serata.

venerdì 8 ottobre 2010

UN LAVORO IMPORTANTE

Stamattina ho lavorato duro nel terreno. Dopo le tante piogge i fossi avevano bisogno di essere ripuliti dalla tanta terra depositata dall'acqua. Nelle nostre colline tufacee e senza sasso il terreno lavorato viene corroso facilmente solo i fossi trasversali possono difendere il terreno dalla corrusione e dalle frane. Perciò vanga pala e --olio di gomito-- A mezzogiorno i fossi principali erano puliti.
Questo pomeriggio camminata in vald'Egola la valle del tartufo bianco.
Da Barbialla a Collegalli.

martedì 5 ottobre 2010

INCIDENTI

Sono tutti uguali i giornalisti della stampa,sia locale che nazionale, i cronisti di radio e tv quando danno notizia di incidenti sul lavoro,disgrazie di ogni tipo.
Esempio: muratore Albanese muore cadendo, ..... oppure tre rumeni ..... ecc
QUELLO CHE MI INDIGNA: ma perchè c'è bisogno di specificare la provenienza quando succedono disgrazie? Muore un muratore cadendo.... è un lavoratore, un essere umano, è un lutto nel mondo del lavoro è basta! TRE CINESI AFFOGANO IN UN SOTTOPASSO A PRATO, ma perchè si deve sempre dire la nazionalità? Sembrerebbe che se muore uno di origine straniera sia un danno minore, O è VERO?. Ho se le tre giovani vittime erano dirigenti di azienda nostrali volevo vedere ho sindaco di Prato se non dichiaravi lutto cittadino? HO se moriva nel sottopasso mettiamo una personalità? Subito lutto cittadino!
A Prato sono morte tre giovani affogate mentre andavano a lavorare. Ma perchè si sminuizza le vittime straniere? PER ME SONO ESSERI UMANI UGUALI A TUTTI NOI E RITENGO UNA VERGOGNA FAR APPARIRE UNA PERDITA UMANA UN DANNO MINORE SE STRANIERO.

lunedì 4 ottobre 2010

VIA FRANCIGENA



Ieri:giornata delle vie Francigene. Dopo il percorso Gambassi- pieve di Coiano al mattino, nel pomeriggio mi hanno coinvolto per le vie di Castelnuovo d'Elsa in una rappresentazione della novella del Boccaccio: fra cipolla.Mi sono vestito da frate.
DONNE DEI BLOG!SAREI STATO UN BEL FRATE? Nella foto sopra sono a destra in quella sotto sono a sinistra

venerdì 1 ottobre 2010

PSORIASI: DUBBI MOSTUOSI

Le recenti accuse ai medici della dermatologia di Firenze, mi fanno tornare alla mente la triste malattia che fra i tanti colpì mio fratello. Colpito della psoriasi in tutte le parti del corpo che per lunghi periodi lo rendeva invalido, ha provato tutte le possibili cure, dalle termali, alle lampade; dagli improvvisati guaritori con unguenti vari. Poi il ricovero a Firenze in dermatologia, quando è stato dimesso le hanno prescritto una cura sperimentale, mi disse: faccio una cura sperimentale, devo fare l'analisi spesso perchè c'è del rischio. Dalla psoriasi era migliorato. ma dopo un periodo è stato colpito da un ictus che lo ha portato in breve alla morte.
Mio fratello è tredici anni che è morto, non sò se era in cura degli attuali indagati, ma che facesse cure sperimentali me lo diceva spesso.POSSO AVERE DEI DUBBI????