mercoledì 17 marzo 2010

echi lontani

Ai sentito, lassù a monte Maggio!
grida, spari, poi il lugubre silenzio.
C'erano giovani di animo libero
lassù a casa Purgatorio
quella notte di Marzo.
Sorpresi da uomini senza speranza
con l'animo cupo e crudele
asserviti a uno straniero
tiranno e sanguinario.
Arrendetevi e vi salverete
dicevano i vili fascisti
non ebbero scelta e si arresero
ma saliti sul camion
durò poco la promessa.
Poca discesa e alla Porcareccia,
uno spiazzo a deposito legna:
Scendete!, gridarono i fascisti,
non valse la giovane età
nulla commosse le belve fasciste.
Nel silenzio nella notte di Marzo
una lugubre raffica
lasciò nel silenzio per sempre
diciannove giovani vite.
Monte Maggio,
ora torno lassù ormai vecchio
a rievocare quel giorno
quando bambino vidi
gente con gli occhi di pianto
parlare di giovani eroi.

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