mercoledì 31 marzo 2010

LA MORTE DI NICOLA

Con tristezza oggi ho sentito che Nicola Arigliano è morto. Arigliano è stato per mè appassionato di jazz, l'unico che in Italia sapeva emozionare cantando, Come si sà il jazz è suonando che si ottiene la perfezione, e Arigliano era con la sua voce calda uno strumento. Io non sono un esperto, sento da sempre emozioni quando sento questa musica. Le tante canzoni indimenticabili della mia, ormai lontana gioventù, cantate da Nicola, rimarranno sempre dentro il mio cuore. CIAO NICOLA ARIGLIANO.

lunedì 29 marzo 2010

giovedì 25 marzo 2010

all'inizio sembrava facile......


PARCO FLUVIALE A COLLE VALD'ELSA, UNA CHICCA CHE CONSIGLIO, è UN MAGICO PERCORSO LUNGO LA GOLA CHE L'ELSA HA SCAVATO CREANDO UNO SCENARIO UNICO, MAGARI FATELO CON MENO ACQUA DI OGGI

diversi attraversamenti del fiume,un poco rischiosi

tante cascatelle e rapide

la grotta dell'orso

la cascata e la magica conca del Diborrato

la cascata e il ponte

Siamo a fine percorso del camminamento fluviale

Dopo il magico e un poco rischioso percorso nel parco fluviale ci incamminiamo verso la campagna in direzione casole......

casali da sogno, questa è la campagna senese......

In questa piaggia e scappata una lepre,non l'ho inquadrata....

sentiero selvaggio

Campi colore terra di Siena...

Prof. è proprio bella la tua cittadina natale

entrata in colle

panoramica del colle storico

Colle vald'Elsa, magico


Eccoci a fine escursione, l'Elsa sorprende sempre

giovedì 18 marzo 2010

LUCARDO E DINTORNI

Ieri ecursione nelle colline di Montespertoli e Certaldo. Abbiamo lasciato l'auto a Fornacette nella valle del Virgilio Subito a sinistra indicatore Polvereto, pochi metri e subito a destravia Virgiliolo una valle stretta che si addentra fra due colline.

le prime fioriture

Lasciamo Locardo e scendiamo fra ulivi vigne e casali in pietra

Unica porta vista dall'interno

E finalmente entriamo nel piccolo borgo.
Locardo, già citato nel 775 ha avuto nei secoli importanza per la sua posizione. Alto più di quattrocento metri l m è la collina più alta sulla destra della valle dell'Elsa da quassù il panorama è da mozzafiato, peccato che oggi è foschia.

Eccoci in vista di Lucardo il piccolo borgo medievale gioiello nelle vald'Elsa.

Dopo il pranzo altra discesa e poi a destra, una strada di campo ci ha portati prima in pari, poi una dura e lunga salita ci ha portati in Trecento, questo è il nome del borgo fattoria.

Dopo avere superato la zona residenziale del paese di Fiano, siamo andati a sinistra in discesa verso una fattoria che ho scordato il nome. Una ripida discesa verso l'alta valle della Pesciola, affluente dell'Elsa, ecco arrivare la fame, ci siamo seduti in cima ad un calanco e: corpo mio fatti capanna.

All'uscita del viale c'è rimasta in una zona d'ombra la neve

Dopo averlo aggirato, eccoci all'ingresso, è chiuso, ma dall'esterno è possibile vedere la sua bellezza. Il lungo viale in salita è stupendo con ai lati lecci stupendi. Sul lato destro c'è un enorme cedro.
Il castello di Santa Maria novella si trova nel comune di Certaldo. Distrutto dopo la battaglia di Montaperti fù ricostruito, poi ridistrutto una seconda volta, a metà circa del 1400 fù ricostruito e così è rimasto.

Eccoci in vista del castello

dopo avere attraversato il torrente saliamo verso il castello: Santa Maria Novella, nella piaggia sottostante fuggono due caprioli, preso dall'emozione invece di scattare l'immagine spengo la macchina, Ho inprecato a colui che mi ha tolto la zappa.....! La piaggia si vede,,,,,,

cascatella sul torrente

Valle e torrente Virginiolo

Eccoci di nuovo al ponte sulvirgilio e a fine escursione

mercoledì 17 marzo 2010

I PARTIGIANI DI MONTE MAGGIO

MONTE MAGGIO Marzo 1944

echi lontani

Ai sentito, lassù a monte Maggio!
grida, spari, poi il lugubre silenzio.
C'erano giovani di animo libero
lassù a casa Purgatorio
quella notte di Marzo.
Sorpresi da uomini senza speranza
con l'animo cupo e crudele
asserviti a uno straniero
tiranno e sanguinario.
Arrendetevi e vi salverete
dicevano i vili fascisti
non ebbero scelta e si arresero
ma saliti sul camion
durò poco la promessa.
Poca discesa e alla Porcareccia,
uno spiazzo a deposito legna:
Scendete!, gridarono i fascisti,
non valse la giovane età
nulla commosse le belve fasciste.
Nel silenzio nella notte di Marzo
una lugubre raffica
lasciò nel silenzio per sempre
diciannove giovani vite.
Monte Maggio,
ora torno lassù ormai vecchio
a rievocare quel giorno
quando bambino vidi
gente con gli occhi di pianto
parlare di giovani eroi.

giovedì 11 marzo 2010

NEL PARCO CASTELLERE FONTI DI ASCIANO


Dopo altra neve, per fortuna senza imbiancare, e tanto freddo, oggi abbiamo fatto coraggio, zaini e via. Siamo stati premiati da una bella giornata, solo il pomeriggio un poco di nuvole, e abbiamo fatto un'escursione favolosa, Eccoci Ad Asciano nel comune di San Giuliano Terme.

villa boniaski come era ai primi del novecento

Pisa vista da villa boniaski -monte Castellare

Traversata panoramica verso monte Castellare

ecco i responsabili della collana a Dante


Mentre eravamo seduti è arrivata una scolaresca con il professore in visita storica, quando sono andati via ho visto Dante ringiovanito dalla collana...

Passo dante


Quì c'è il monumento a dante alighieri con la lapide con sù scritto il famoso canto che termina : i pisani che Lucca veder non ponno..... Quì il monte è nel punto più basso, sotto scorre la galleria di San Gioliano che collega Pisa a Lucca.

casa dopo passo Dante Alighieri

Fioritura di ginestroni lungo il sentiero

Querce da sughero


Su tutto il lato sud dei monti pisani la querce da sughero, i corbezzolo e la scopa sono insieme al pino predominanti.

Rocce verrucane sopra il sentiero

Mulattiera che porta ai ruderi del mirteto


Il Mirteto era una chiesa con monastero risalente al 1150

Acquedotto mediceo

eccoci a fine percorso, Bellissimo!

martedì 9 marzo 2010

stramberie primaverili

Un ranocchio poverino
si è gettato nello stagno
per vedere se smuove le acque
al dormente contadino.
Sulla sponda c'è Gasparri
a studiare due ramarri,
sono verdi, non lo nega
vedrai saranno della lega.
Si è sbagliato Berlusconi
a credere in- milioni-
che andava poverino
a mangiarselo un panino.
Primavera se verrai
quanti guai porterai?
Ma se lo vorrai tù!
al berlusca fai cucù.

domenica 7 marzo 2010

La sveglia

Troppo gente al mattino per svegliarsi adopera sistemi diversi, chi con il cellulare, chi col telefono, chi chiamato a voce da un familiare ecc.
Tutti quando vanno a dormire sanno che si devono svegliare, ma ognuno ha sistemi diversi, quindi ci si alza mezzo assonnato e mezzo stordito da suoni diversi. Faccio questo preambolo per arrivare al dunque, Quando ci sveglieremo con un solo grido? Sono troppi tanti anni che chi avrebbe buoni propositi si arrovella il cervello per cercare formule e invece crea cavigli per dividersi. Eppure sa che c'è gente che aspetta un lavoro,più dignità, un permesso di soggiorno,ecc. Ora è finito il tempo delle formule, migliaia di persone sono alle prese con problemi di sopravvivenza, sono ormai migliaia che bussano alla porta delle organizzazioni umanitarie, dei comuni. Cito un episodio: un disoccupato senza ormai più copertura, disperato và in comune perchè non sà più dove chiedere il lavoro. Parla col sindaco che lo manda dall'assessore , il quale le dà alcuni nomi di ditte, esce soddisfatto e quando scende in strada trova la multa al parabrezza, giusta, non aveva messo il segnale orario. Le ditte indicate hanno preso il curriculum, forse lo metteranno in un cassetto e il disoccupato avrà da pagare oltre alle bollette arretrate anche la contravvenzione. Basta con parlare di formule astratte! basta con disaccordi e il formarsi di movimenti e partitini. Ho ci svegliamo subito e ci uniamo, o la gente disperata prenderà strade sbagliate.

giovedì 4 marzo 2010

Castelfiorentino

il passato non conta più?

Capita a noi vecchi di non capire certi atteggiamenti di indifferenza nei riguardi nostri e del nostro passato, non parlo per me come persona, ma a casi di defezione dalla politica di vecchi militanti che nel passato hanno avuto un ruolo molto importante per la continuità dell'impegno politico, istituzionale, di famiglia e soprattutto di onestà.
Ieri in un paese che a me sta tanto al cuore, ho incontrato un vecchio militante di sinistra che per un suo motivo personale non ha ripreso la tessera del partito. Non voglio entrare nel particolare della ragione o del torto, è un fatto personale e anche se ho la mia opinione, non ne parlo. Quello che contesto e che il vecchio militante dopo avere lasciato la tessera del suo partito, il partito stesso non lo ha più cercato, non ha voluto un chiarimento, niente. Ma dalla mia visione, e da quella di tanti come mè in sù con gli anni non si capisce l' indifferenza verso chi in un momento particolare può non capire. Come si fà a rinunciare a persone che hanno dato tutto se stessi senza avere un chiarimento.
Il vecchio militante proviene da una famiglia che fin dall'ottocento militava nella sinistra, il nonno ebbe il coraggio di dare al figlio il nome di un dirigente socialista, il figlio ha combattuto il fascismo, lui dirigente dei giovani del suo partito e per tutta la vita ha combattuto battaglie per la democrazia,impegnandosi con continuità fino ad ora oltre ottantenne.
Non c'è progresso senza un passato? parole! si calpesta un patrimonio di persone che hanno fatto della sinistra l'avanguardia per la difesa degli umuli e della democrazia. Questo avviene mi auguro più per indifferenza che per altri motivi. Sono il primo a tirarmi indietro, penso che chi ha dato tanto in tanti anni è giusto che lasci posto a chi lavora nella società attuale, ma guai a non vedere più fra gli iscritti chi è stato un esempio delle lotte passate. Questo vecchio militante non voleva ragione, ma dopo un gesto così si aspettava che un partito che lo ha visto militante almeno gli parlasse per capire lui stesso se meritava ritornare sui suoi passi.

lunedì 1 marzo 2010

FORESTA TATTI E BERIGNONE,a est di Volterra

Faccio progetti per escursioni in Liguria poi il beltempo viene di Sabato, prima la spesa, poi dove andiamo alle 09,30? RiVolterra, questa volta la parte alta della foresta di Berignone, entrando dal bosco di Tatti. Che bella giornata, diciamo, e giunti al bivio per Casole d'Elsa si parcheggia, la strada è asfaltata ma il traffico è inesistente e intorno a noi bosco e pascoli, Dopo una piacevole camminata di sette km giungiamo alla sbarra che segna l'inizio della foresta, ci sono i tavoli sono le undici e trenta ho che avresti fatto? Giù gli zaini e ceci e tonno, cioccolata e frutta, il caffè dal termos .... ho dopo come si camminava bene. Fatto il km della strada della forestalein pari sul crinale, siamo andati a sinistra dove era segnalata: la Torraccia km 4. Ci addentriamo nella foresta e i cartelli segnalano foresta di Berignone, il sentiero nel folto è stato ripulito ed è largo. Scende lievemente e dopo un'ora siamo alla Torraccia. Ci viene sempre la voglia di esplorare ma dopo un'ora che camminiamo dobbiamo ritornare sui nostri passi cioè alla Torraccia Dopo una sfibrante salita. E c'è da ritornare indietro questa volta si sale, ma camminare in quella foresta è troppo bello. Dopo 1 ora e trenta si esce dal bosco e ci incamminiamo per il ritorno.28km a fine escursione non sò se io avevo l'espressione meglio io che quella vacca ...........

pasto mattutino